Concludiamo la serie A con mesti 72 punti, sufficienti a garantirci il posto nella prossima Champions, ma non certo ad alimentare rimpianti e recriminazioni: il Napoli è stato molto più avanti di noi per tutta la stagione ed evidentemente gli anni sulle gambe dei nostri si fanno sentire, con un bottino abbastanza allucinante di 12 sconfitte quasi-record stagionale per i nerazzurri.  Nonostante questo – per dire il livello della serie A – siamo  terzi e affrontiamo l’ultima partita nel modo giusto, ovvero quello di un allenamento.

Giocano le seconde e terze linee, senza affanni, e riusciamo pure a portarla a casa grazie a un bel sinistro di Brozo che dopo aver segnato ride di quel ghigno che di solito vedi in faccia ai fattoni ai rave quando trovano un sacchettino di MDMA per terra proprio mentre gli stava scendendo tutto: caro il mio epic ti vogliamo molto bene.

Per quanto mi riguarda sono anche felice perché ragionevolmente sarà l’ultima con la nostra maglia di alcuni equivoci denominati calciatori solo perché c’è scritto così sul contratto tipo il nostro numero 5 (vediamo di assegnare questa gloriosa maglia in maniera adeguata) e spero anche il numero 9 (grazie di tutto, ma ciao, restituiscila a Lukakone sperando che gli sia talismano). Del numero 1 non parlo perché non posso neanche prendere lontanamente in considerazione l’idea di rinnovargli il contratto a meno che non sia il contratto per fare il team manager.

Ora chiudo gli occhi e riposo. Bye Bye Inter. Bye Bye serie A. Ci vediamo presto.