La grande differenza tra il match di oggi e gli scorsi cinque è semplicemente che gli attaccanti l’hanno buttata dentro. Non una differenza da poco, si dirà, ma alla fine i limiti visti sono stati gli stessi, ma la sensazione a fine gara è molto diversa. D’altronde il calcio è un gioco cretino e semplice nei suoi fondamentali: se segni 3 gol mediamente vinci. 

Il primo tempo è identicamente sterile a quello di altre partite dell’ultimo mese, anzi forse ancora più sterile perché al contrario che gli scorsi match non si assiste manco a un tiro in porta. Il secondo tempo si apre all’insegna della mollezza, degli errori macro di Brozo, delle folate avversarie subite in campo aperto come il peggior Mazzarri: la differenza la fa un Lukaku che ritrova la porta dopo quasi 10 mesi su azione, bissando poco dopo con un vero gol alla Lukaku (Peppino, solo tu sai quanto cazzo ci servirebbe anche solo un mese del vecchio Lukaku di 2 anni fa). Partita in ghiaccio e spazio anche per un golletto di Lautaro che fa sempre bene al morale.

Un po’ come tutta questa partita a mezzogiorno che sprizza normalità: una squadra piccola che spera nel colpaccio, ma che viene affondata alla prima occasione. Nell’ultimo mese sarebbe bastato questo per avere già in saccoccia o quasi il quarto posto e non essere qui a paventare rimpianti e rimorsi. Mi hanno talmente prosciugato emotivamente che ho appena un sussulto per un bel 0-3 tondo… In cosa mi state trasformando maledetti?