Milan-Inter 0-0

Il Milan doveva vincere per forza, all’Inter forse poteva andar bene il pareggio per mantenerli a -8.

Guardando però la partita e soprattutto i due gol sbagliati da Icardi a porta vuota ci sarebbe tanto da recriminare: la squadra questa sera ha espresso un buon gioco, facendo girare il pallone quasi sempre in maniera dignitosa, arrivando due o tre volte in area con un Icardi, purtroppo, con le polveri bagnate.

Ancora un ottimo Brozovic in mezzo al campo, elogiato da Spalletti a fine gara, con un Miranda a reggere la difesa più di Skriniar, ahimè ancora una volta la non-profondità della rosa non ci ha aiutato di certo a partita in corso quando Eder ha sostituito Candreva e Borja Valero invece Rafinha. Non credo esista una squadra tra le prime 6-7 di A con così pochi ricambi come l’Inter.

Non aver perso potrebbe significare tanto ma sono altrettanti i rimorsi per quel gol sbagliato al 92′ da Maurito, gol che avrebbe sancito un Milan a -11 e un terzo posto sopra la Roma e a +4 sulla Lazio quinta.

Resta l’aspetto positivo di aver retto ancora una volta in difesa (5a partita consecutiva senza subire gol) e di non aver concesso il vantaggio psicologico per le prossime gare agli uomini di Gattuso.

Magre consolazioni ma tant’è.

BROZOVIC

In questa posizione è sempre nel cuore del gioco e il principale smistatore di palloni della squadra: Marcelo sembra ormai da 4 partite un giocatore ritrovato, senza pause, con lucidità nell’interdizione e nel passaggio, tra l’altro spesso decisivo.

Durerà? Speriamo perché è quello che ci serve.

ICARDI

Dopo tante prestazioni da attaccante trascinatore coi suoi gol, oggi è, purtroppo, il principale “colpevole” della non vittoria del derby.

Un gol annullato dal VAR per un fuorigioco davvero millimetrico e due reti mangiate a porta vuota come neanche il peggior Eder.

Peccato.

MILAN (4-3-3): G. Donnarumma; Calabria, Bonucci, Romagnoli, Rodriguez; Kessie, Montolivo (dal 23’ s.t. Locatelli), Bonaventura (dal 35’ s.t. Borini); Suso, Cutrone (dal 23’ s.t. Kalinic), Calhanoglu. (Storari, A. Donnarumma, Zapata, Abate, Musacchio, Antonelli, Mauri, Silva). All. Gattuso.
INTER (4-2-3-1): Handanovic; Cancelo, Skriniar, Miranda, D’Ambrosio; Gagliardini, Brozovic; Candreva (dal 32’ s.t. Eder), Rafinha (dal 26’ s.t. Borja Valero), Perisic; Icardi. (Padelli, Berni, Lisandro Lopez, Ranocchia, Santon, Dalbert, Vecino, Karamoh, Pinamonti). All. Spalletti.
ARBITRO: Di Bello di Brindisi.
NOTE: spettatori 77.512, incasso di euro 4.241.668,85. Ammoniti Cancelo (I), Skriniar (I), Candreva (I), Suso (M) per gioco scorretto, Perisic (I) per proteste.

PAGELLE:

Handanovic 6,5

D’Ambrosio 6

Skriniar 6

Miranda 6,5

Cancelo 6,5

Gagliardini 6

Brozovic 7

Candreva 6

Rafinha 5,5

Perisic 6

Icardi 4

(Eder, Borja Valero s.v. )

SPALLETTOMETRO: 60%

Piolometro_60

La squadra sembra aver reagito bene a quel periodo nero e il mister ha sistemato tatticamente alcune cose per farla girare meglio, anche con l’inserimento definitivo di Rafinha. Le parole in conferenza stampa pre partita lasciano trasparire ottimismo per la sua permanenza.

Di |2018-04-04T22:32:07+02:0004 Apr 2018|Vista dal divano|0 Commenti

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