Da quanti anni temiamo il fatidico mese di gennaio, da quanti anni vediamo la nostra squadra afflosciarsi su sé stessa nel primo mese di ogni nuovo anno, quando motivazioni, forza mentale e fisica sembrano abbandonare improvvisamente ed inesorabilmente i nostri eroi?

Da quanto tempo i mister che si sono susseguiti in questi lunghissimi 10 anni senza trofei hanno malvisto il mercato di riparazione, colpevole, a loro dire, di provocare distrazioni in più di un elemento della rosa?

Domande retoriche, ovviamente, dato che tutti noi ben conosciamo le risposte.

Questo gennaio, però, è stato leggermente diverso dagli altri.

Anzi, vi dirò, tra i migliori del peggior periodo della storia nerazzurra (ogni tanto giova ricordarlo per farci del male) anche se non proprio il migliore.

Ecco quindi che sono andato a ritroso partendo dalla prima stagione post ultimo nostro trofeo, vale a dire la 2011/12. Nei mesi di gennaio dal 2012 al 2021 questi sono stati i risultati ottenuti dalle varie Inter:

  • Gennaio 2012: 4 partite di campionato – 9 punti (media 2,25) – 1 vittoria e 1 sconfitta in Coppa Italia;
  • Gennaio 2013: 4 partite di campionato – 5 punti (media 1,25) – 1 vittoria e 1 sconfitta in Coppa Italia;
  • Gennaio 2014: 4 partite di campionato – 2 punti (media 0,50) – 1 sconfitta in Coppa Italia;
  • Gennaio 2015: 4 partite di campionato – 5 punti (media 1,25) – 1 vittoria in Coppa Italia;
  • Gennaio 2016: 5 partite di campionato – 5 punti (media 1,00) – 1 vittoria e 1 sconfitta in Coppa Italia;
  • Gennaio 2017: 4 partite di campionato – 12 punti (media 3,00) – 1 vittoria e 1 sconfitta in Coppa Italia;
  • Gennaio 2018: 3 partite di campionato – 3 punti (media 1,00);
  • Gennaio 2019: 2 partite di campionato – 1 punt0 (media 0,50) – 1 vittoria e 1 sconfitta in Coppa Italia;
  • Gennaio 2020: 4 partite di campionato – 6 punti (media 1,50) – 2 vittorie in Coppa Italia;
  • Gennaio 2021: 6 partite di campionato – 11 punti (media 1,83) -2 vittorie in Coppa Italia.

Guardando quindi lo storico vediamo che il miglior gennaio dell’ultimo decennio è stato quello del filotto di Pioli (battute Udinese, Chievo, Palermo e Pescara) seppur sporcato dall’eliminazione in Coppa Italia (vittoria prima col Bologna ma eliminati dalla Lazio in casa).

Il secondo fu quello del 2012 di Ranieri (battute Parma, Milan e Lazio, sconfitta a Lecce) purtroppo per noi ai tempi controbilanciato da un febbraio funesto con 1 punto in 5 partite (e 4 sconfitte consecutive) che avrebbe fatto da apripista all’esonero dell’attuale mister della Sampdoria prima della fine della stagione.

Poi però abbiamo un dato ben preciso: è l’Inter di Conte ad essere rimasta a galla mediamente più di tutte le altre in questo mese solitamente foriero di cattive notizie per noi. Sia l’anno scorso sia questo abbiamo avuto un’ottima media punti (dopo i picchi già descritti) e anche le uniche 2 vittorie su 2 partite in Coppa Italia.

Merito del mister?

Impossibile dirlo ovviamente in maniera oggettiva, anche perché fortunatamente l’improvvisa (ride, ndr) povertà della nostra proprietà ha azzerato le distrazioni dal mercato, ma i dati di prima vanno sicuramente a confermare le doti gestionali di Antonio Conte: l’analisi fa un focus su gennaio ma potrei genericamente allargarlo ai mesi fin qui trascorsi.

In mezzo a proprietari desaparecidos, difficoltà economiche ormai palesi a tutti, acquisti estivi da pochi milioni di euro, il mister è l’unico scoglio a cui dobbiamo restare aggrappati perché l’unico in grado di mantenere la barra dritta e cercare di portare dalla propria parte un gruppo di professionisti solitamente “viziati” che hanno attualmente anche stipendi non sempre pagati con precisione svizzera, per usare un eufemismo.

E’ lui, salvo sbroccate improvvise, l’unica garanzia per noi tifosi in termini di fame e competitività di una rosa non all’altezza delle top ma che l’anno scorso è arrivata seconda e in finale di Europa League e quest’anno è per adesso lì a giocarsi la testa della classifica.

Aspettiamo adesso un mese terribile, febbraio, già iniziato con una sconfitta in Coppa Italia ma che in calendario vede ancora prove durissime a Firenze poi contro la Lazio, il Milan e il Genoa oltre al ritorno con la Juventus.

Aggrappiamoci ancora a lui, Conte, unica certezza in mezzo a tanti dubbi sul nostro immediato futuro.