Partita comprensibilmente sbarazzina sia in campo sia sugli spalti. Inzaghi però la gioca con i titolari proprio per dare il segnale che non si deve mollare un cazzo. E ha ragione.
Il primo tempo non succede praticamente un cazzo di niente. La gente sugli spalti parla come fosse al bar a bersi una birra e non si incazza nemmeno. Poi Tameze si fa ipnotizzare dall’ennesima geometria non euclidea (per una volta pure con la palla tra i piedi) di Enrico Michele l’Armeno e lo stende: prima l’arbitro inspiegabilmente estrae il giallo, poi il VAR gli spiega che se non l’avesse steso andava in porta e il cartellino diventa rosso.
Passa pochissimo e Calha raccoglie dopo un batti e ribatti infilando la palla in rete. Manco 3 minuti e Lovato stende inesorabilmente in area Thuram: Calha dà il pallone a Lautaro che glielo restituisce; il turco sbaglia un rigore in un’altra vita e insacca il 2-0.
D’altronde quale giornata migliore per cambiare il numero di riferimento per le informazioni su Milano da 020202 a 20 2-0 20 (20 scudetti, 2-0 al Toro del nostro numero 20)? Nessuna meglio di oggi.
Potrebbe pure finire in goleada talmente il Torino è già negli spogliatoi, ma nessuno ha interesse ad accanirsi. La partita finisce tra i festeggiamenti del pubblico e della squadra per la seconda stella. E no, non ci è ancora scesa, e ce la godremo ancora per un bel po’!