Non è una novità per chi è stato capace di seguire l’evoluzione (o involuzione) della squadra negli ultimi mesi, estate compresa.

Bastava togliersi le fette di prosciutto cinese sugli occhi per vedere tracce di quello a cui stiamo assistendo inesorabilmente in queste settimane: i segnali già presenti alla fine della scorsa stagione sono deflagrati questa estate quando, assieme all’ennesimo mercato raccapricciante fatto da una proprietà sostanzialmente fallita salvato solo da una pazzia di Lukaku, già nelle amichevoli era ben chiaro come la squadra avesse perso mordente, una minima idea di gioco e probabilmente fiducia nell’allenatore.

Ma era colo calcio estivo, dicevano. Chissà cosa dobbiamo dire del calcio autunnale allora.

Solo degli illusi potevano pensare che lo stillicidio di avvenimenti degli ultimi anni, tutti in ottica decrescita (non tanto) felice, non avessero conseguenze devastanti, prima o poi, sulla squadra.

D’altronde quello a cui stiamo assistendo è la somma di tutti quei piccoli e grandi downgrade Made in China: da Conte a Inzaghi, da Oriali a Ferri, da Perisic a Gosens, da Hakimi a Dumfries, da Pintus a uno stagista di Formello, da Pirelli a uno sponsor che manco ci paga. E aggiungiamoci anche la gestione raccapricciante di Handanovic e Onana, un attacco salvato solo dalla voglia di ritorno di Romelu, sostituito l’anno scorso da un quasi ex e un ex giocatore (scegliete voi chi è chi), la mancanza di un benché minimo scouting per mancanza di soldi e quindi di idee.

Vittorie, pareggi o sconfitte presenti e future sono solo rantoli di una società, una squadra, fallita. Potremo riprendere a vincere, e ovviamente lo spero, ma conterà il giusto. Non c’è futuro con questa proprietà e ora tutti ne stiamo pagando i conti.

Resta in piedi solo l’obiettivo di arrivare quarti per regalare probabilmente ulteriori soldi a Zhang e soci, niente di più.

Mi dispiace anche per i tifosi di Suning (e non dell’Inter) perché anche loro da qualche tempo stanno iniziando a cambiare registro e a capire, finalmente, che l’Inter di Zhang è fallita da tempo e le nostre uniche speranze di ripresa arriveranno dopo la loro dipartita.

Il resto è una noiosa attesa durante la quale torneremo ad assistere a robe deliranti e situazioni insostenibili, ad illuderci con qualche vittoria che comunque non cambierà il quadro generale.

Ridateci l’Inter.