E pensare che non è manco la partita peggiore della Beneamata quest’anno, ma chi ha occhio per la storia nerazzurra non aveva dubbi su come sarebbe finita: veniamo da un periodo in cui la squadra ha dimostrato di essere completamente allo sbando con ognuno che pensa al proprio culo e nessuno a salvare la barca, capitanati da uno scemo che si vanta in conferenza stampa delle plusvalenze fatte fare ai Lotito e agli Zhang e delle coppette del nonno vinte in serie, e una proprietà che si deve far prestare i soldi anche per comprare la carta igienica; cosa mai sarebbe potuto andare storto? Rispondo io: tutto, o meglio, il solito.

Già, perché ormai la Specialità della Casa (partita messa in discesa tutto sommato meritatamente e poi buttata in vacca per superficialità e fragilità mentale) viene servita con preoccupante continuità sia a San Siro sia in trasferta. Siamo riusciti a perdere contro una Rometta venuta per giocare con un imbarazzante 3-6-1 e zero voglia di vincere, regalando una palla a centrocampo (bravo, Nick, bravo, continua a fare il fenomeno di sto cazzo) grazie a un utilissimo velo (!!!!!!) che ha fatto partire il loro contropiede, e poi completando l’opera con l’ennesima marcatura da far rivedere alle scuole calcio su palla da fermo (da far rivedere per spiegare ai futuri difensori cosa non fare ovviamente).

Certo se avessimo in porta uno che non para solo i tiri centrali quando tanto verrebbero annullati per fuorigioco, ma anche i tiri normali (2-3 a partita) che i nostri avversari sono soliti fare e trasformare in gol, non sarebbe male. Scemone potrebbe almeno riguadagnarsi il mio minimo rispetto cacciando a calci in culo il palo della luce sloveno in un bidone della spazzatura. Invece no, persevera, e continua a ripetere frasi fatte e giustificazioni posticce che spero gli vadano di traverso domani a colazione insieme a qualsiasi cosa sia solito ingurgitare.

Stagione andata già a ottobre (io avevo previsto novembre ma i miei eroi riescono sempre a stupirmi), nemmeno uno straccio di idea su come uscirne e anche le ultime ancore che c’erano rimaste (Polifemo di sto cazzo e un paio di giocatori) sgomitano per salire sulle scialuppe di salvataggio. Che mestizia. Ma quando fai tutto da solo, con chi cazzo vuoi prendertela? Io in realtà me la prendo con me stesso per non aver organizzato un lancio di sanitari in campo, cosa che in altri tempi sarebbe già successa e per molto meno (non penso ci sia un altro episodio nella storia dell’Inter con 4 partite su 8 perse in campionato). Ma il calcio moderno è uno sport borghese, purtroppo, e per la rabbia non c’è più posto. Al massimo un po’ di sdegno compiaciuto a denti stretti.

PS a margine: stiamo così sul cazzo agli arbitri per lo sputtanamento a cui li abbiamo sottoposti dal 2006 in poi che non riescono a trattenersi da prestazioni atomiche contro di noi, arrivando addirittura a favorire la Rometta tanto per star sicuri che non alziamo la testa dalla mota. Tranquilli, merdacce, ci pensiamo da soli a suicidarci. Peppino Prisco manchi in serate come questa, ma soprattutto perché di interismo dalle parti della nostra panchina e della nostra sede se ne vede proprio pochissimo.