Che fosse una giornata che girava storta si poteva intuire dal gol di culo del Milan al 93esimo e dal fatto che al minuto 2 un tiro perfetto di Lukaku esce di mezzo millimetro. Le premesse non buttavano bene da subito. E non sono andate deluse.

Delusi invece sono i tifosi della Beneamata, non tanto e non solo dai giocatori oggi tra i quali è difficile salvare qualcuno, quanto da altri settori della società: i terzini oggi non hanno fatto un cross che non finisse sui difensori o sul portiere, salendo pochissimo ad allargare il gioco; i centrali molto meno decisivi del solito, con Godin sopra tutti un pesce fuor d’acqua che rimane in campo 70 minuti per motivi insondabili; lo stesso Bastoni ha il pregio di portarci in vantaggio, ma poi perde Mancosu in mezzo a quattro maglie verde acqua (di nerazzurro non hanno nulla). In mezzo al campo Brozovic va a intermittenza, Sensi sembra un Politano del centrocampo e Barella deve ancora recuperare la condizione anche se non può correre per tre. Gli attaccanti che per mesi ci hanno tirato fuori dalle secche, oggi non trovano il guizzo giusto (e neanche la posizione).

Dovrebbe essere l’Odiato Mister a strigliarli all’intervallo, ma se lo ha fatto gli effetti non si sono visti. A questo si aggiunge la sua atavica difficoltà a cambiare in corsa e il patatrac è fatto. Ha anche ragione lui quando dice che siamo una squadra fatta di mediocri giocatori normali che se non vanno a mille non possono vincere (e gli ultimi anni ne sono ampia prova). Infatti tutti i tifosi dotati di senno hanno passato dicembre a dire che il 2 gennaio servivano 2-3 rinforzi per far rifiatare e dare soluzioni diverse alla squadra, ma la nostra munifica società cincischia e al 19 gennaio siamo ancora i soliti.

E con i soliti, questa la cattiva nuova, nelle ultime sei partite abbiamo vinto due volte, buttando la bellezza di 8 punti, troppi per impensierire la corsa scudetto. Io per mia fortuna non ho mai creduto che potessimo giocarcela testa a testa, quindi mi preoccupo solo di come vanno quelle dietro e intorno a noi (che al momento corrono e parecchio). È stato bello finché è durato crederci, ma se vuoi vincere devi impegnarti più di così (e non sto parlando solo ai giocatori).

PS: non scrivo neanche nulla della performance di Giacomelli talmente assurda che anche Marelli non può tacerla, ma il problema non è lui, è l’AIA. Fino a che non saremo arbitrati da arbitri stranieri o introdurranno almeno i challenge io (ma non solo io e non solo gli interisti) vivrò nel perenne dubbio della malafede. Quella degli arbitri italiani è una categoria macchiata perennemente dallo schifo che hanno combinato e architettato da più di 20 anni a questa parte.