Non ho alcuna intenzione di raccontare o commentare tecnicamente una partita così, peraltro con uno spartito già ampiamente suonato dalla squadra nell’ultimo mese in termini di pregi (pochi) e difetti (tanti) [Riassumo per i distratti: formazione obbligata, stanchezza fisica e mentale, gol grazie a un guizzo individuale, tante occasioni sprecate, gol avversario sull’unico mezzo tiro provato, incazzatura dei tifosi, reazione molle, fine]. Vorrei solo chiedere all’Odiato Mister come si sta dall’altra parte del 2002 (non del 1998, perché nel 1998 in campo c’era il giocatore più forte che molti interisti ancora in vita hanno mai visto vestire la nostra maglia). L’unica cosa che mi fa sorridere è pensare come a Torino si siano talmente cagati sotto per la remotissima possibilità che una squadra di pellegrini come la nostra guidata dal loro ex capitano di malefatte potesse impensierire il loro nono successo consecutivo (manco in Burundi vincono sempre gli stessi eh) da chiamare le persone giuste e mettere in piedi sto circo che ci vede protagonista di un episodio a favore per giustificare 200 episodi contro. Se non li odiassi così tanto potrei anche compatirli. Il risvolto se vogliamo positivo della medaglia è che abbiamo capito che anche se potessimo non ce lo farebbero vincere mai, almeno fino a che ad arbitrare ci sarà l’AIA, quindi tanto vale volgersi altrove e navigare a vista per la qualificazione in CL.