Arrivo tesissimo a questa cazzo di partita che per me è come l’assedio di Stalingrado o i minuti prima del climax sulle barricate di Durruti. Arrivo tesissimo sopratutto per il modo di merda in cui abbiamo lasciato 5 dei 6 punti che avremmo dovuto fare nelle partite precedenti e conscio del mismatch tecnico tra i nostri titolari e i panchinari dell’Impero del Male.

Una volta tanto però i nostri eroi e l’Odiato Mister entrano contratti ma non forniti di pannolone e sfoderano una prestazione seria e concentrata per 90 minuti. In pratica la corazzata gobba in tutta la partita tira in porta seriamente una volta sola e per loro sfiga incoccia nell’unico tuffo in tutta la stagione del nostro menomato capitano e portiere. Ma andiamo con ordine.

I primi minuti ci vedo contratti, anche se in possesso del boccino del gioco. Si vede che i centrocampisti sono in serata sì e che anche dietro sono sul pezzo. L’unico che mi desta qualche perplessità – a ragion veduta – è Miccia Corta che corre come un pazzo ma un po’ a caso e dà l’aria di non essere al top della sua lucidità (come già dimostrato nelle ultime partite). Per fortuna su un cross perfetto di Barella Vidal si ricorda come si fa a buttarla in fondo al sacco per il più classico dei gol dell’ex e ci mette la partita sui binari giusti. La partita prosegue con miglior palleggio tecnico da parte loro ma senza alcuna anima: la cosa che mi stupisce di più è che per la prima volta vedo una Juve che entra in campo contro di noi senza alcuna garra, mentre di solito sbranano l’erba. Non so se è un buon segno o il contrario.

In ogni caso il primo tempo potrebbe agilmente finire 4-0 se Lautaro non sbagliasse lo sbagliabile: prima su respinta del portiere da 2,5 metri riesce a mettere alto una palla che andava solo spinta in porta, poi dal limite dell’area tira fuori (tra tutti forse l’unica occasione scusabile), e nel secondo tempo riuscirà a scartare tutta la difesa e poi tirare fuori solo davanti al portiere di un metro e mezzo abbondante. Anche Lukakone ci tradisce, ma con il culo che si è fatto per tutte le partite e tutta la partita non mi sento di dirgli nulla se non che la sfiga vuole che la palla giusta anziché sul sinistro gli arrivi sul destro da cui esce una mezza loffia che il portiere gobbo para fumandosi una stizza.

Il primo tempo è andato talmente liscio che temo il crollo del secondo tempo. Ma per mia fortuna il crollo non arriva. Anzi è l’Inter che parte sparata e dopo solo sette minuti lo spirito di Nicola Berti si impossessa di un altro Nicola, detto Dynamite, Barella che servito con un lancio pazzesco da Bastoni (altro che sfodera una prestazione monstre) tra le bestemmie di chi sullo schermo lo aveva scambiato per Lautaro spara un missile terra aria sotto il sette dopo una cavalcata di 40 metri. Ho le lacrime agli occhi ma non c’è tempo per pensarci.

La stanchezza arriva e la Juve si fa leggermente più arrembante, ma non perdiamo la testa. Anzi se Lautaro non si mangiasse il terzo gol in maniera clamorosa e se per una volta una deviazione del difensore finisse per spiazzare il portiere anziché per aiutarlo a parare quando giocano contro di noi vivrei con meno tensione gli ultimi quindici minuti che vedono entrare in campo l’unico che potrebbe mandare in culo il match: Gagliardini. La faccia con cui entra sul terreno di gioco è un misto tra Nonna Papera rapita dall’Isis e Ciccio (il nipote di Nonna Papera) in tutti le altre avventure di Topolino: è chiaro che se qualcuno farà la cazzata, sarà lui. Per fortuna è la nostra serata e l’odiato Mister fa i cambi come Dio comanda, mettendo Sanchez gli ultimi 5 minuti con la sola missione di tenere lontano la palla: la differenza tra lui con il treppiede e Gagliardini nel pieno della gioventù si può ammirare quando il cileno ha fatto passare 2 minuti insieme a Lukaku in bandierina, mentre l’italiano liberato da solo nell’area avversaria sul filo della linea di fondo con davanti 2 difensori e il portiere è riuscito quasi a far partire il contropiede gobbo anziché prendere il corner.

Come si fa a non essere felici e giulivi? Siamo interisti e il retro pensiero va ai punti buttati contro Doria e Roma (non dico fare bottino pieno ma 4 punti erano ampiamente alla portata), ma alla fine della fiera, abbiamo fottuto l’Impero del Male, per il resto passare in cassa smaltita la sbornia! Forza Inter Juve Merda, sempre!