Per gli ottavi di finale di Coppa Italia avevamo una priorità: non arrivare ai supplementari e non spompare i titolari. Ovviamente siccome siamo specialisti nel fare tutte le minchiate che è possibile fare, riusciamo a giocare una partita che sarebbe dovuta concludersi nei primi 45 minuti per 3-0 e invece si trascina fino al 120esimo minuto quando Lukakone ci toglie le castagne dal fuoco tanto per cambiare.

La partita inizia sul velluto: Inter nonostante i tanti panchinari padrona del campo, rigore a favore (grazie al VAR perché altrimenti Massa col cazzo che ce lo dava nonostante fosse lapalissiano), gol allucinanti sbagliati da Lautaro e Sanchez come se piovessero. Era evidente che non avendola chiusa avremmo dovuto subire il contrappasso.

Nel secondo tempo subentra un po’ di stanchezza (chissà da dove viene visto che la metà dei giocatori in campo praticamente non gioca mai) e la Fiorentina prende campo trovando il solito eurogol dopo fagiolata dei nostri prodi rintronati. A seguire mezz’ora di tentativi ciccati dai nostri attaccanti di riserva che non riescono a segnare manco con le mani senza portiere: avessimo davanti una squadra di calcio ci segnerebbe 3 gol e ci manderà a casa, ma per fortuna la viola del pretino Prandelli cazzeggia fino al 120esimo quando finalmente Lukaku (ancora lui) li purga.

Siamo specialisti degli errori e continuiamo ad aver bisogno di 10 occasioni nitide per fare un gol, mentre altre squadre che ambiscono a vincere sono molto più concrete e ciniche. Questo potrebbe costarci molto.