E per onorare il DNA Jnter portato da quella merda del mister (almeno stasera mi posso sfogare) coroniamo questo girone di Champions abbordabilissimo (il Real peggiore della storia, una squadra tedesca del livello dello Slavia Praga, una squadra di brasiliani ucraini che ha preso 10 gol in due partite durante il girone e cinque da noi solo 4 mesi fa) con il peggior piazzamento per i nerazzurri nella storia della competizione. Un vero record di cui non sentivamo assolutamente il bisogno.

Che stasera sarebbe stata un’altra Valencia con la palla che non entra in porta neanche senza il portiere lo si è capito subito dal numero di palloni bucati che abbiamo collezionato: back to back quello che ha spaccato la traversa al sedicesimo nell’unica cosa buona di miccia corta in tutta la serata e quello che si è stampato sul testone di Romelu fermo come Bubba l’amico di Forrest Gump in mezzo all’area piccola a pochi minuti dal termine (gol sicuro e qualificazione). Il riassunto di cosa siamo sta tutto qui: palloni sgonfiati, mezze figure osannate solo da chi è troppo cieco per tifo o troppo falso per motivi economici, la solita accozzaglia di vorrei ma non posso che rendono solo se presi a calci in culo permanentemente.

Questa eliminazione ha molti responsabili, ma due genitori certi: da un lato un odiato mister che per 2 mesi ha fatto l’offeso giocando ad minchiam per dimostrare che “gne gne gne se volete faccio così e vediamo i risultati”; dall’altro una società che ha fatto 50 rivoluzioni per non finirne manco una. In mezzo i giocatori che sono quello che sono: Gagliardini non è Fabregas, Lautaro non è El Buitre, ecc ecc. Sono quello che sappiamo e puoi cavarci fino a un certo punto: la società aveva l’obbligo di selezionare i meno peggio e integrarne di migliori, il mister di far rendere tutti al meglio e al momento giusto. Se non si può dire che hanno fallito entrambe con questa situazione non vedo quando sarà possibile.

Onestamente la cosa che mi fa più incazzare di tutte è che non ci abbiamo provato neanche con la giusta cattiveria se non nei minuti finali, quando ormai però era un po’ tardi. Poi si sa che a noi raramente arride il culo però visto che lo sappiamo forse era meglio provare un’altra strategia. Alla fine restiamo noi tifosi che passiamo ore e ore dietro questi quattro scemi, ci rimaniamo male, ci roviniamo serate e amicizie, tutto per questi quattro rincoglioniti guidati da un superpagato capriccioso agli ordini di un bamboccio in vacanza premio. Adesso odiato Mister non rompere le palle (e i palloni), fai l’unica cosa che sai fare, giocartela in Italia all’italiana, che di promesse vuote e false partenze ne abbiamo ampiamente piene le tasche. Alla società non dico altro: più che riempirvi la bocca dovreste riempire bacheca e panchina altrimenti tornatevene pure affanculo da dove siete venuti.

L’ho presa bene.