Già non partivamo con il favore del pronostico giocando su DAZN e alle 12:30, ma quando nel primo tempo entro il 30esimo abbiamo accumulato almeno 10 occasioni nette che riusciamo a sbagliare nei modi più creativi e incredibili (ci sono mancati solo i legni della porta, ma per il resto abbiamo coperto tutta la casistica dei gol sbagliati malamente), le previsioni erano fin troppo facili. Infatti al 41esimo sull’unica azione sarda pigliamo fico dalla giovane promessa Sottil (a cui al 46esimo cerchiamo di far fare doppietta senza riuscirci perché in realtà è un carneade del cazzo).

La sagra del gol sbagliato continua nel secondo tempo anche se meno tambureggiante e la sensazione è che non segneremmo nemmeno in 270 minuti a meno di un tiro a caso che finisce in porta per motivi misteriosi. Detto fatto e su un corner Cragno (fino a quel momento migliore in campo) esce un po’ alla Radu e la palla spiove sul collo pieno di Barella che insacca dopo aver patito tutto il match il ritorno in terra sarda.

Seduta di fianco a me Blanca dice: “segna Mimmo”, as a matter of fact. Passano 3 minuti e il terzino Inter Legend (abbiamo speso 300 mln in terzini e il più affidabile e serio è ancora il panchinaro preso dal Torino per 4,5 mln + mezzo Benassi) si esibisce in un suo classico, l’inserimento di testa sul secondo palo (complice ancora una volta Cragno andato a farfalle).

I minuti successivi li apprezzo per alcuni motivi: intanto perché passiamo 1 minuto e mezzo del recupero in bandierina come a noi è capitato di subire in mille occasioni, senza farci tante menate. E poi perché sul corner sardo al 94esimo anziché prendere gol, segnamo in contropiede scartando il portiere. Mi spiace solo che Lukaku sulla linea di porta non si sia sdraiato per metterla di testa come si fa all’oratorio (tanto per il resto per larghi tratti delle partite giochiamo nello stesso modo).

Intendiamoci: a portieri invertiti sarebbe finita 7-3 quindi lungi da me stigmatizzare Cragno, però è anche vero che questo grande Cagliari incensato da tutti io non l’ho visto. Ho visto invece un’Inter propositiva ma con una tendenza interiorizzata al suicidio programmato che mi auguro di veder sparire presto.