Per la partita senza domani né ieri tiriamo fuori il pannolone delle grandi occasioni: il nostro centrocampo eclatante Gaglia-Brozo-Barella infatti entra in campo avvolto in un multistrato gigante di ovatta che in confronto l’omino marshmallow dei Ghostbusters sembra un antipasto. Per fortuna nei primi 25 minuti Lukakone decide di giocare come punta, come allenatore in campo, come seconda punta e anche come regista a centrocampo. Manca solo che vada in porta e che porti fuori il cane all’arbitro e poi può anche chiedere agli altri 21 giocatori di accomodarsi sugli spalti.

In questi 25 minuti giochiamo male per colpa dei troppi cacasotto in campo con Nick Dinamite che gioca una delle sue peggiori partite in nerazzurro (degli altri due è inutile dire qualsiasi cosa, dato che ormai è assodato che sono delle mezze figure). Ma nonostante questo mettiamo almeno tre volte Lautaro praticamente da solo davanti al portiere: la prima volta il difensore la para praticamente due volte di cui una di nuca senza manco sapere come, mentre le altre due miccia corta non riesce ad angolare il pallone come un terzino qualsiasi. In compenso il grande rimpianto del vivaio del Milan (se fossimo a parti inverse si scriverebbe così) Matteo Darmian segna il gol dell’1-0 tirando dritto per dritto sotto le gambe del portiere (che probabilmente non avrebbe mai immaginato che il terzino tirasse).

La domanda è: perché a un certo punto, dal 25esimo, ci siamo sciolti come neve marrone al Sole della ridente Tschermania? E’ uno dei tanti misteri nerazzurri: passare da una partita totalmente in controllo alla pannolonata più totale, che manco a dirlo si conclude con un gol preso al 91esimo con cross di Lazaro e attaccante avversario solo in mezzo all’area piccola (e Skriniar che si guarda intorno come uno a cui hanno asportato i canali semicircolari). Ma io sono fiducioso: d’altronde un pareggio ci metterebbe fuori dai giochi e quindi non aprirebbe le porte allo psicodramma dell’ultima giornata di questo cazzo di girone che – come l’anno scorso – avremmo dovuto già archiviare da primi in classifica se solo avessimo giocato partite normali.

Rientriamo meno arrembanti dei primi 25 minuti ma meno cagati dei secondi 20 minuti. L’unica cosa certa è che serva qualcosa per sbloccare l’inerzia del match e che da noi in troppi non stanno giocando all’altezza. Manco a dirlo, come è giusto che sia, è Big Rom che si carica la squadra sulla schiena dopo l’ennesimo gol mancato da Lautaro (questo l’unico in cui fa la cosa giusta ma purtroppo la palla gira quel poco meno che basta per centrare il palo anziché la rete): chiede palla, si lancia in profondità, lascia che il difensore gli copra il sinistro e infila il portiere di destro. Come si fa a non amarlo?

L’odiato mister capisce che dobbiamo spingere e mette Hakimi e poi Sanchez: proprio loro confezionano l’azione che Lukaku finalizza per un 3-1 che sa di certezze. Ma il mio pedigree per accedere al paradiso non aveva fatto i conti con l’Inter: Sanchez che aveva ben figurato nei primi 5 minuti anziché aprire per Hakimi di nuovo cincischia fino a perdere il pallone e consentire sul 3-1 per noi un contropiede agli avversari, puntualmente concluso con un gol. Il 3-2 fa male e ci manda di nuovo in paranoia, richiamando a noi la rogna: uno scambio clamoroso al limite dell’area tedesca si conclude con un tiro cross di Brozo che viene sfiorato da un difensore e passato sulla linea a Young che non si sa bene come la mette sul fondo anziché in porta. Pochi secondi dopo altro cazzo di contropiede preso e il Borussia trova il gol del pareggio che viene annullato per una posizione di fuorigioco giudicata attiva dall’arbitro (diciamo che fa il paio con il gol palesemente irregolare che hanno convalidato al Borussia all’andata).

Soffriamo ma portiamo a casa i 3 punti che ci danno la possibilità di dare vita allo psicodramma della prossima settimana: avere una società seria passeremmo circa 120 ore a provocare tedeschi e Real Ladrid sulla loro sportività, perché sappiamo tutti che se dobbiamo uscire con un loro pareggio che sia almeno al 95esimo quando rmai pensavamo di passare. Un bel biscottino ripieno di cacca che senso ha se non ti va di traverso?