È proprio l’Anno dell’Incontrario: dovevamo essere agilmente primi in classifica e dominare un campionato in cui i gobbi maledetti sono impreparati, già agli ottavi dopo aver passeggiato con Borussia e Shakhtar e pareggiato a fatica con il Real, perdere a Sassuolo come di consueto. Invece oggi Consigli sembra il portiere normale che è, Berardi e Muldur non diventano improvvisamente Maradona e Garrincha, il neo fenomeno Boga non fa la miglior partita stagionale, e gli errori che pur facciamo copiosamente non ci puniscono alla prima occasione.

È un pomeriggio che dovrebbe essere dannatamente normale, eppure vincere così mi fa incazzare ancora di più, perché rende evidente l’occasione che stiamo buttando nel cesso.

Una volta tanto la partita si mette in discesa subito, anche se Lautaro (che ovviamente verrà votato come MVP dagli espertoni nostrani) si mangia il mangiabile: prima del gol sbaglia un rigore in movimento, e anche sull’azione del gol sbaglia il controllo due volte prima di fare un assist obiettivamente molto bello; e dopo il gol si mangia un pallonetto senza nessuno a pressarlo che esce di mezzo metro. Tutti osannano il gesto tecnico, ma il gesto tecnico vale il plauso solo se produce un gol o almeno una parata strepitosa da parte di Jaschin-a-tempi-alterni Consigli. Invece niente di tutto ciò.

Per fortuna il Sassuolo ha deciso di farci vincere perché ci regala il secondo gol e non sfrutta un primo tempo abbastanza orribile di Vidal sbertucciato più e più volte da Rogerio (praticamente trasformato in Cafù dall’approccio alla gara del cileno). Ma in quest’Anno all’Incontrario il Sassuolo non accorcia le distanze e rientra in campo con molta garra ma poca sostanza. Quando al sessantesimo Gagliardini segna alla Maicon capisco che è giornata sì e me la godo senza tante menate.

Che senso ha questa partita? Nessuno a meno che non si inserisca in un cambiamento radicale di atteggiamento tattico (molla l’idea di sto cazzo di trequartista e torna al tuo unico modulo conosciuto, il 3-5-2 con 3 mediani) e mentale (strizzagli i coglioni maledetto gobbo!) che produca risultati diversi da quelli degli ultimi due mesi.