Una volta tanto la partita dell’Inter dura 30 secondi, e non perché abbiamo già preso 2 rossi e 3 gol, ma perché mio fratello Lukakone la butta subito in fondo al sacco facendo capire che la serata potrebbe finire con il pallottoliere per i giallorossi mastelliani. Il presagio diventa certezza quando nel giro di 20 minuti il raddoppio arriva con un sinistro al volo di… Gamba de legn Gagliardini: il destino è quel che è, non c’è scampo più per Pippo. Spiace. Anzi, spiaze.

Ma ricominciamo dall’inizio, gustandoci un match blasfemia free, sicuramente dovuto all’avversario non adatto alla categoria ma anche a una formazione certamente più razionale di quella vista contro i Viola: Hakimi – come hanno capito tutti spero ormai – deve giocare sempre e a destra (prima da titolare bagnata dal gol!), mentre Young a sinistra sembra quel buon giocatore di calcio che è; in mezzo la presenza di De Vrij rivolta la difesa come un calzino anche se giocare con davanti la coppia di dopati e giocare con Vidal è tutt’altra cosa. In generale la manovra è fluida e facciamo a fette il Benevento come e quando ci pare.

C’è spazio per tutti: doppietta di Lukaku, quasi doppietta di Gamba di Legno, quasi doppietta di Lautaro, traversa di Eriksen, insomma cerchiamo di far segnare un po’ chiunque. Siamo talmente generosi che facciamo fare pure una doppietta a un nostro ex giocatore di quelli che sono stati interisti senza mai vestire la nostra maglia, Caprari (che ci ha portato in dote Skriniar, che a questo punto io col cazzo che venderei considerato che sarebbe sostituito da stocazzo).

Ma non sarebbe l’Inter se non ci lasciasse spazio per qualche polemica: tanto per dire prendere due gol quasi tre da questo Benevento è come prendere gol a biliardino giocando da soli, e non è un caso che su 3 tiri in porta ne abbiano segnati 2. Il terzo non lo prendiamo solo perché Lapadula è scarsissimo e Handanovic ormai deve chiamare un ortopedico anche per raccogliere la cacca del cane quando lo porta a passeggio. La staticità non più solo tra i pali, ma proprio dal punto di vista della flessibilità vertebrale del nostro capitano (sigh!) è un grave problema a cui non mi pare che la società sia intenzionata a porre rimedio.

Intanto ci godiamo la partita più corta della nostra storia che ha consentito a molti di chiacchierare con amici e famigliari al posto di deteriorare ulteriormente le relazioni con chi ci circonda. L’unico velo di preoccupazione sono sti cazzo di 5 gol che generalmente prosciugano il nostro karma per almeno 2-3 partite… Ma magari mi sbaglio. Magari eh!