Una squadra piccola piccola fatta di uomini e calciatori piccoli piccoli che gioca un calcio piccolo piccolo guidata da un allenatore piccolo piccolo, progettata da uomini e dirigenti piccoli piccoli per una proprietà piccola piccola. Gli unici grandi in questa storia mesta sono i tifosi, 70 mila e rotti allo stadio sempre anche con 4 punti in 6 partite, milioni a casa convinti che la propria grande grande passione possa dare forza e infondere uno spirito di qualsiasi tipo in quest’accozzaglia di amebe che veste una maglia grande grande molto più grande di loro.

Se fossi uno sportivo razionale magari ci riderei sopra anche io, ironizzerei su come non siamo capaci di tirare in porta manco con le mani o su come un gioco tutto basato sui cross dalle fasce fatto con giocatori con 2 ferri da stiro al posto dei piedi e con una nocciolina al posto del cervello non ha grandi speranze di riuscita, magari mi sganascerei quando i nostri 3 attaccanti provano a tirare in porta raggiungendo il fallo laterale o giù di lì 3 volte di fila in 1 minuto (di cui una in fuorigioco a 20 metri dalla porta). Ma non lo sono. Sono un tifoso incazzato nero (azzurro) e demoralizzato che vede andare in campo gente che è brava a giocare solo quando gioca per se e mai quando gioca per la maglia nerazzurra e per il suo splendore.

Non ci meritano e non meritano nulla. Al massimo una sequela di calci in culo e qualche spunto in faccia se li incontri al parco a fare i ganassa con i bambini di 8 anni. Vivono in un’illusione che si sono costruiti da soli allo specchio priva di contatto con la realtà, alimentata da pennivendoli e gente che ha tutto l’interesse a farli restare nella loro ignoranza e a prenderli in giro per raccogliere briciole qua e là. Uno schifo immondo che la mia patologia calcistica prima o poi non riuscirà più a compensare.

Cari i miei microbi che per sbaglio vestite il nerazzurro sappiate che il confine tra la passione infinita e l’odio imperituro è estremamente labile e non sono troppo certo che voi siate ancora sul confine. Maledette merdacce.