Siamo i Paperoga del calcio mondiale, degli sfigati senza rimedio, con un karma che chi tifa Inter da qualche anno è in grado di predire con assoluta certezza. Così come quando hai preso una traversa da 40 cm, un palo da fuori area, sbagliato due gol a 80 cm dalla linea di porta, e sai al 100% che prenderai gol al 90esimo.

E dire che il gol di Gosens al minuto 6 mi aveva illuso, anche se era stato propiziato dall’ennesimo errore di posizionamento e movimento di quella vescia di Correa che non deve calcare il campo con la camiseta nerazzurra mai più se avessimo un allenatore degno di questo nome e non uno che non saprebbe motivare manco il suo gatto. La lentezza con cui NON cerchiamo soluzioni in verticale, il desiderio di giocare solo all’indietro o con la soluzione più semplice, l’incapacità di fare 5 passaggi di fila sono sicuramente farina del suo sacco almeno al 50% con la scarsezza tecnica di quegli sfigati di merda dei giocatori (che nonostante giochino in serie A mancano spesso dei fondamentali che ti insegnano al campetto di quartiere quando hai 7 anni).

Ma la peggior colpa di Scemone è soprattutto la sua capacità di sbagliare SEMPRE i cambi per assecondare le proprie turbe maniaco ossessive: mettere uno praticamente fuori rosa (oltre che scarso da far vomitare un varano) come Gagliardini perché Asllani può giocare solo regista e non mezzala nella tua testa bacata regalando il centrocampo agli avversari è una mossa da ritiro del patentino, così come tirare fuori Lukaku che nonostante la mira di un capibara cieco gigante aveva mandato in porta la squadra 2 volte in 3 minuti prima del cambio, e tutto per mettere Dzeko che oltre ad avere ormai la stessa mobilità di un Moai dell’Isola di Pasqua è noto per giocare contro quando non gioca da titolare (perché la stronzite è intrinseca ai Balcani nel bene e nel male).

I nostri giocatori sono delle merdacce sopravvalutate da se stessi per scarsa intelligenza e dagli altri per strategia avversa ai colori nerazzurri, la nostra società assente e incapace di scelte che abbiano un senso nel tempo e nello spazio, quindi non si capisce a cosa ci attacchiamo esattamente noi malati per continuare a tifare questa cazzo di squadra. Non ho la risposta, perché ho da tempo deciso che il calcio risponde all’aspetto più irrazionale della mia vita. Tocca accettare il mistero (cit. Ironic man) e bestemmiare, senza  soluzione di continuità. Vi odio ma vi amo ma soprattutto vi odio.