Partita che ha tutti gli elementi per farmi incazzare: viola che ha giocato di merda tutto il campionato e che quindi farà la partitona solo con noi, farcita di ex che ci odiano (solo noi) e ex milanisti che ci odiano (comprensibilmente), arbitrata da un cretino patentato, a 4 giorni da una partita fondamentale per le nostre (scarse) pretese in questa stagione. Infatti quando dopo 15 minuti giocati senza grandi acuti ci troviamo già sul 2-0 (bellissimi entrambi i gol di Nick e El Toro) per noi mi chiedo quale sorpresa mi stia riservando il karma (che – ricordiamolo sempre – is a fucking bitch).

Per scoprirlo non devo aspettare poi molto perché è chiaro che giochiamo di merda: in particolare Acerbi è in serata piuttosto horribilis, ma è l’uomo di Scemone e quindi sta in campo 100 minuti; Mkcoso riceve una quantità di bestemmie che di solito riservo ai più rinomati rincoglioniti che vestono la camiseta nerazzurra (anche se poi segna un gol fortuito dopo aver sbagliato un gol da un metro solo davanti al portiere); e soprattutto quella vescia umana di Correa ci fa giocare in dieci per 2/3 di partita. A furia di convincere i viola che possono segnare riusciamo a battere una punizione a caso lanciando la ripartenza avversaria con Bonaventura che ci odia da quando giocava alla Dea e che si butta in area come un pazzo guadagnandosi un rigore netto (e onestamente se a me non danno un rosso con un intervento così chiedo l’intervento della magistratura).

Rientriamo in campo sul 1-2 e ci sono tutti gli elementi per controllare la partita e provare a fare il terzo gol. Certo giocando in dieci e con metà del centrocampo in debito di ossigeno dal minuto 1, è più facile prendere gol che farlo. E infatti dai e ridai riusciamo dopo aver resuscitato Cabral che non segnava da 200 giorni in serie A, a regalare il quasi battesimo del gol anche a Ikone (entrato per sbaglio dopo l’infortunio del titolare, manco a dirlo) che insacca all’incrocio. Specialità della casa: far felici gli altri tirandosi addosso la sfiga.

Mi sto già incazzando per la sconfitta che arriva sicuro (nella mia mente) ma Lautaro in stato di grazia riesce a conquistarsi un rigore e a trasformarlo (ovviamente Scemone non ha ancora deciso il rigorista dopo 2 anni all’Inter, ma secondo alcuni è normale). Ed è qui che il nostro mister Bean in panchina sale in cattedra: hai Asllani che scalpita e tutti e 3 i centrocampisti morti in campo o quasi, ma evidentemente ha investito il cane di Inzaghi con la macchina perché non lo vede mai e poi mai; hai Bastoni in panca (titolare fino a prova contraria) e Acerbi che sta facendo una brutta partita ed è pure ammonito, ma figuriamoci; molto meglio cambiare i due terzini e poi aggiungere un altro terzino facendo rinculare la squadra indietro di 20 metri. Io sono a favore del gioco basso per questa squadra di babbei, ma basso non vuol dire sulla linea di porta con 10 terzini contro una squadra con 10 punti a un terzo del campionato, su dai.

E infatti anziché difendere il 3-2 prendiamo un gol pazzesco da Jovic (che ovviamente imbrocca un tiro che se lo rifà dieci volti non insacca mai) ed essendo il novantesimo me la sto mettendo in saccoccia bestemmiando in silenzio per non svegliare l’infante nella stanza a fianco. Invece la Pazza Inter mi dimostra che tutto il tempo che le regalo ogni tanto ha anche un senso e succede l’imponderabile: la viola continua a pressare in maniera scriteriata e riusciamo a riconquistare palla con Dzeko che sposta il suo marcatore; “Valeri mo’ fischia al 100%”, penso, e invece lascia correre e Dzeko appoggia per Barella che la mette in mezzo abbastanza di merda per i suoi standard, tanto che il difensore viola la intercetta, ma spazza contro Mkcoso che spinto dalle bestemmie di cui è stato oggetto si butta in porta con il pallone. Tre a quattro finale e treppunti su cui non avrei scommesso una lira, figuriamoci un euro. Che vita difficile quella dell’interista 🙂