STOCAZZO!

C’erano tutti gli ingredienti per la solita serata da psicodramma nerazzurro, e invece… STOCAZZO!

Non avrei scommesso sulla qualificazione in questo girone neanche se mi avessero dato i soldi i ricchi mod di questo blog e invece… STOCAZZO!

Siamo comunque entrati con l’artrite all’ano, ma alla fine della fiera ne abbiamo messe quattro: STOCAZZO!

E non sono sicuro che si sia colto che ai culé li saluta tantissimo… STOCAZZO!

Dopo questo inizio di post spumeggiante e estremamente corretto politicamente essendo per nulla prono al turpiloquio devo confessare che ho passato i primi 35 minuti a bestemmiare tutti gli dei esistenti nel multiverso su ogni pallone toccato da Dimarco che pareva in serata Candreva++: palla veloce quando toccava far salire, palla mancicata dieci volte quando serve il tocco di prima, lunga se serve sulla corsa, corta se serve scavalcare la difesa, alta quando non c’è nessuno in mezzo all’area, bassa quando ci sono novanta avversari. Una roba che per vedere di peggio è toccato attendere la discesa in campo la nostra vescia della pampa con il numero 11 dopo al metà del secondo tempo (per fortuna a risultato acquisito).

Giocavamo contro degli scappati di casa che non sanno manco perché sono finiti in Champions League, ma ciò non toglie che dopo il gol di MkCoso la squadra si è sciolta e non c’è più stata partita, anche se continuano alcuni fenomeni quantomeno bislacchi: e non parlo di qualcuno che intorno ai nostri storici seggiolini è venuto allo stadio solo per scorreggiare costringendo due intere file del secondo blu ad agitare le mani per allontanare il mortale fetore (l’ho anche detto senza indicare il colpevole sperando che si contenesse, ma certa gente ha meno cervello dei giocatori della Beneamata).

I colored della squadra devono avere qualche problema: Onana era posseduto dallo spirito laser della sedia slovena (e sabato dopo che ha chiacchierato dieci minuti con Handanovic ha preso tre gol… Coincidenze? Io non credo!); Dumfries invece deve aver pisciato negli scarpini di Barella perché il sardo lo bullizza anche quando non ve n’è alcuna necessità e non gli passa la palla manco se lo ammazzano (o meglio gliela passa solo quando Denzel deve correre 80 metri per non riuscire a prenderla).

In una serata come quella in cui ci qualifichiamo con una giornata d’anticipo e pieno merito in un girone dove eravamo sicuramente i meno favoriti lasciamo perdere tutto questo e godiamoci la doppietta di Dzeko (uno dei pochi a non farsela sotto e a giocare a calcio…. Se solo le placche motrici neuromuscolari rispondessero ancora come un tempo!) e il ritorno in campo e al gol di Lukakone (maledetto, tu ti prepari al mondiale mentre a noi servivi come il pane!).

Per tutto il resto domani è un altro giorno. Barça barça vaffanculo (una volta mi stavate quasi simpatici anche solo perché eravate gli antagonisti di quelle merde del Ladrid, ma per fortuna mi sono ravveduto e sono tornato ad ammirare nella penisola iberica un solo equipo, degno di questo nome, Athletic de Bilbao). Aupa!