Partita dominata contro una squadra molto forte: speravo di uscire non battuto da San Siro ed esco addirittura avendo vinto. Non solo, esco avendo vinto di misura meritando un punteggio molto più generoso, con un 1-0 che ci sta stretto come latex. Anche per colpa nostra a dire il vero. 

Iniziamo la partita un po’ contratti ma gestendo il pallone: purtroppo incappiamo in una serata così così di Calha e Mkhitarian compensati però da una partita pazzesca di Nick Dynamite Barella ovunque in campo, fuori dal campo, sopra il campo. In particolare nel primo tempo il turco è sempre un po’ timido, mentre nel secondo diventerà fin troppo poco timido rischiando di regalare un paio di palloni sanguinosi; l’armeno invece si trova sul piede due ripartenze perfette nei primi 30 minuti ma le spreca malamente con passaggi facili lunghi di 3 metri (una cosa talmente rara che la segnerò sul calendario). Nonostante questo nel primo tempo potremmo segnare almeno un paio di gol con Thuram, Lautaro e Barella, ma il fato ci è avverso (e pure la mira).

Purtroppo la miopia di Marotta (non è una battuta) e la micragnosità di Zhang ci lasciano giocare metà ottavo di finale e una parte cruciale del campionato senza la punta titolare (Tikus si stocca in uno scatto in cui sbertuccia più volte Witsel) e con il suo sostituto per nulla all’altezza (si chiama Marko anche lui ma le somiglianze finiscono qui). Devo ammettere che entra in campo meglio del solito e si trova sui piedi una palla difficilissima (la sbaglia) e una bellissima a chiusura di un triangolo da manuale con Lautaro che andrebbe solo spinta in porta (la sbaglia).

Il match cambia marcia (ulteriormente in nostro favore) quando Inzaghi decide di cambiare i quinti: Dimarco benino (una palla pazzesca ma per il resto poco) e Darmian malino (molto bloccato da Lino Lino trottolino che è un bruttissimo cliente) escono ed entrano con grandissima voglia e determinazione spaccando la partita Carlos Re Augusto e Cavallo Pazzo Justus Dumfries (vedi di smetterla di cagare il cazzo per il rinnovo tu!).

La loro pressione fa rinculare l’Atletico e in particolare Cavallo Pazzo ci prova in tutti i modi, aiutato anche da Frattesi (anche lui entrato benissimo in campo per l’armeno in serata né carne né pesce), ma è solo un recupero palla a centrocampo che Lautaro trasforma in contropiede trovando per l’ennesima volta l’opposizione di Oblak (con un portiere normale avrebbero preso almeno un paio di gol in più soprattutto di testa) ma sulla deviazione si fa trovare Arnautovic che insacca nonostante il quasi intervento disperato di Lino Lino trottolino (ancora lui!). Uno a zero che vale la vittoria e – speriamo – lo sblocco mentale dell’austriaco di cui avremo bisogno come il pane nel prossimo mese almeno.

La vittoria è agrodolce proprio per questo: non riesco a pensare all’infortunio di Tikus e al fatto che dovremo giocarci tutte le nostre fiches su Marko la cui stabilità mentale e continuità non è proprio un marchio di fabbrica. La vittoria è stretta, molto stretta, praticamente un vestitino di lattice, ma forse meglio così, perchè non potremo affrontare il ritorno come una pratica archiviata, ma dovremo andare a Madrid sapendo di dovercela cagare fino in fondo.

PS: farei notare che se nel commentare un ottavo di CL contro una squadra molto forte e ben allenata non parlo praticamente mai di loro né di loro occasioni, la cosa è clamorosa in sé. Non vorrei non si fosse notato dato che io mi concentro sempre sui nostri difetti e magari non riesco a far emergere i nostri pregi. E’ anche vero che stasera sono uscito uno straccio da San Siro, stanco come se avessi corso quanto Bare. 🙂