Arrivare a una partita con 2 risultati su 3 e puntualmente esibire la specialità della casa: la resurrezione dei morti. Il derby di ritorno che ci consegna l’imbarazzante ruolino di 1 punto su 6 contro un Bilan inguardabile sorretto solo dal culo e dall’AIA, oltre che dalla nostra cacarella, si può riassumere così.

Schieriamo la formazione titolare, quindi non ci sono scuse del cazzo, e loro pure, anche se purtrppo non c’è Ibra in campo: speriamo si riprenda perché con lui in campo i casciavit fanno ancora più cagare. E a parte i primi 10 minuti in cui siamo inspiegabilmente nervosissimi per tutto il primo tempo li prendiamo a pallonate, riuscendo però a segnare solo un gol. D’altronde avere le punte che a malapena deambulano e hanno l’esplosività di mia nonna durante un attacco di gotta tende ad avere delle conseguenze (sarà per questo che durante la finestra di mercato invernale abbiamo acquistato un cespite che non si sa neanche se può fare la parte della panchina, intendendo con questo proprio l’oggetto fisico su cui si siedono le riserve).

Nel secondo tempo rientriamo con un gol di vantaggio e l’ordine di Limone di abbassarci e contenere il prevedibile quanto teoricamente imbelle assalto zozzonero. Grave errore e prima evidenza di link genetico con Mike Muir (questa la capiamo in 3, ndn). Infatti iniziamo a subire. Ma quando non è aria, non è aria e Limone commette il secondo grave errore: se le altre sostituzioni potrebbero pure essere comprensibili, far subentrare a Perisic (che chiede il cambio) un giocatore come Di Marco che dopo i primi due mesi quando la preparazione atletica delle squadre si uniforma sparisce dal campo, che non azzecca un lancio o un cross da 2 mesi e che ha dimostrato di patire i match decisivi, rappresenta una buona percentuale delle responsabilità per la sconfitta di stasera. Perché i limiti della rosa li conosciamo e quindi ci aggrappiamo a quello che fino ad oggi ci ha tenuto a galla.

Perché in campo ci sono i giocatori che potrebbero recuperarla e addirittura ribaltarla di nuovo se volessero, ma non lo fanno. Ci sarebbe anche un portiere in teoria, ma noi siamo l’unica squadra in cui i difensori non possono sbagliare mai perché ogni tiro che arriva da quelle parti in media è gol. In campo c’è anche un arbitro inadeguato che ha sentito di dover risarcire il Milan per lo scippo con lo Spezia (guarda caso proprio con noi così vale doppio) e che ha diretto in maniera isterica ed erratica la gara (guarda caso cambiando metro di giudizio sempre per favorire l’inerzia del match verso la squadra in trasferta). E alla fine con il cerino in mano e le gonadi girate restiamo noi tifosi.

Ora purtroppo non abbiamo neanche una scialuppa di salvataggio perché ci aspetta un febbraio mortale che temo ci spezzerà le gambe e le ambizioni, però cose che ci possiamo fare? Zero. Ma se siamo veramente eredi genetici di Mike Muir possiamo solo guardare in faccia la realtà e gridare: You Can’t Bring Me Down! (Beato chi ci crede 🙁