Il magnifico calendario apparecchiatoci dalla Lega Calcio si arricchisce quanto ad accondiscendenza supina al potere della nostra reazione all’arbitraggio allucinante di sabato e alle conseguenti decisioni del sempre vigile giudice sportivo che con noi sfodera squalifiche fantasiose per sguardi minacciosi, atteggiamenti provocatori, sputi inventati, ecc. salvo poi dimenticarsi le scarpate, le testate agli arbitri e le aggressioni fisiche nei confronti dei tesserati di personaggi che non vestono il nerazzurro. Un bel pre partita che mette di buon umore.

Per fortuna i primi 10-12 minuti dell’Inter sono veramente un esempio di gran calcio: golasso di Dzeko (alleluja!) seguito da almeno altre 3 occasioni nitide che non finiscono in fondo al sacco per pura sfiga. Tra queste come non citare l’incrocio dei pali centrato da Barella che avrebbe meritato miglior esito. Fino a qui arriviamo alle palle e pallonate che ci piacciono. Purtroppo però la pacchia finisce presto: io non so dire se per stanchezza fisica, per superficialità, per stronzaggine, ma è certo che dal 15esimo al 65esimo passiamo 50 minuti in cui perdiamo 900 palloni a centrocampo mentre stiamo ripartendo.

Il protagonista assoluto di questa fase della partita è King Arturo Vidal della tavola degli stronzi volanti: una roba da far rimpiangere Gagliardini e forse anche Vecino. Se fossi un tifoso romanista prendere a pallonate giallorosse in faccia i miei giocatori per giornate intere perché con tutti i nostri sforzi non riescono a imbastire un’azione che sia una, se non quando l’agorafobico che abbiamo in porta non decide di sbagliare quelle 2-3 uscite per far venire un infarto a me e sperare che segnino loro.

Intorno al 65esimo tutto lo stadio è almeno 5-10 minuti che insulta “Hey Amigo” Alexis che pare non voglia più tirare in porta: si ritrova due palle (rosse e gialle) al limite dell’area e cerca l’ultimo passaggio improbabile per qualche suo compagno al posto di spaccare la porta. Quando al 68esimo ha di nuovo la palla tra i piedi e la porta spalancata davanti tutto il settore grida “TiRA BIOPARCO!”, ispirando il cileno che la mette dritta per dritta nel 7 chiudendo la partita. Altro che leone, caro Viejo Maravilla, a te ci vuole Amplifon se non avevi sentito prima i suggerimenti dal pubblico!

Tutto è bene quel che finisce bene: 2 gol fatti, 0 subiti, turno passato; io però vedo un’Inter più fru-fru, meno reattiva fisicamente e meno concentrata. E domenica non incontreremo gli scappati di casa di Mou in pensione.