E’ stata una strada lunga e difficile, ma abbiamo un gruppo di giocatori esperti. Io ho raccomandato loro di inseguire un sogno, non un’ossessione, mentre invece per gli altri è un’ossessione. Il sogno è più puro di una ossessione.

Simone Inzaghi? No, Josè Mourinho, aprile 2010.

Eppure possiamo ripetere paro paro queste parole oggi, per questa Inter, dopo aver raggiunto una strepitosa e super inaspettata finale di Champions a Istanbul.

Giocheremo contro il City, avremo sì e no il 5% di possibilità di batterli ma chissenefrega, la nostra finale l’abbiamo giocata contro il Milan, nel nostro piccolo, sono un po’ provinciale in questo caso, permettetemelo, ma razionale.

Lasciamo a loro l’ossessione, noi godiamoci questo sogno e vediamo cosa succede, se solo qualche mese fa mi avessero detto che una difesa Darmian Acerbi Bastoni sarebbe arrivata a giocarsi la Coppa Campioni avrei probabilmente riso più di quanto adesso stia ridendo Pep.

Ma il calcio è strano Beppe, lasciamo fluire i nostri pensieri, lasciamo l’acquolina ai tifosi del City, noi proviamo ad immedesimarci in Onana, colui che da ottobre dice che siamo l’Inter e possiamo arrivare ovunque.

Aveva ragione lui, uno degli ultimi arrivati, uno degli ultimi ad essere diventato titolare di questa squadra. Forse è per questo che era il più lucido di tutti. Chiediamogli perdono.

Guidaci Andre, come nel 2010 oggi è un camerunese a spingere verso l’alto le nostre flebili speranze.

Fallo per noi infedeli.