Abbiamo già iniziato a familiarizzare con le interviste filosofiche di Luciano Spalletti a tal punto da attendere in maniera spasmodica (…) la conferenza stampa di presentazione che si terrà probabilmente in questa settimana.

Sono bastate tre o quattro sue frasi ad effetto per scatenare positività nell’ambiente nerazzurro, da troppo tempo vittima di nubi e isterismi ma soprattutto di zero trofei.

In quanto persona super-razionale prendo sempre con le pinze l’iniziale fase di innamoramento di noi tifosi con il nuovo mister, roba che è avvenuta persino con Mazzarri, per non parlare di Stramaccioni o Pioli o De Boer. Sono bastate poi due o tre settimane per scatenare fazioni opposte pro o contro allenatore sulla base di proprie opinioni, convinzioni e gusti, fazioni tipiche dell’ambiente-calcio soprattutto nell’era dei social.

Per adesso mister Spalletti cerca giustamente di accreditarsi al mondo Inter con la sua dialettica che, se non esagerata come purtroppo spesso capita, riesce devo dire a far centro.

L’importante sarà non farsi ammaliare dal solito “Mai allenati così” perché poi sappiamo bene come funziona da noi: basterà un periodo negativo per far spuntare fuori quei veleni destinati al toscano solo fino a qualche mese fa.

Ma opinioni personali a parte divertiamoci un attimo a raccogliere qualche dato della carriera da allenatore di Luciano da Certaldo.

SQUADRE ALLENATE E MEDIA PUNTI – L’ultima avventura di Spalletti si è consumata sulla panchina della Roma quando, a gennaio 2016, fu richiamato nella Capitale per risollevare una squadra in un momento negativo e il conseguente addio di Garcia. Da quel momento fino alla fine della stagione appena conclusa, il toscano ha totalizzato la media punti di 2,15 in 75 partite. Media altissima, con conseguente record giallorosso di punti in campionato appena centrato, non lontana da quella, per dire, di Allegri sulla panca bianconera (2,25), ottenuta però in più partite.

Se unissimo all’ultima esperienza anche la precedente a Roma, la media sarebbe di 1,93.

A San Pietroburgo, invece, in circa 4 anni, media punti di 1,99 in 185 partite.

COMPETIZIONI – Queste le medie punti del mister per competizioni nazionali e internazionali:

  • Champions League: 1,41 (51 partite)
  • Qualificazione CL: 2,00 (10 partite) – 2 sconfitte entrambe fatali (Porto vs Roma la scorsa estate e Auxerre vs Zenit nel 2010/11)
  • Europa League (più ex Coppa Uefa): 1,94 (38 partite);
  • Serie A: 1,68 (406 partite);
  • Campionato Russo: 2,10 (125 partite);
  • Coppa Italia: 1,69 (51 partite);
  • Coppa di Russia: 2,14 (14 partite).

In ambito internazionale il massimo risultato raggiunto sono stati i quarti di Champions League con la Roma nel 06/07 e 07/08, poi tra EL e CL, Roma e Zenit non è mai andato oltre gli ottavi.

Nei campionati nazionali, invece, la migliore posizione è quella del secondo scalino del podio in Italia (conquistato per 4 volte) mentre in Russia per due volte si è classificato primo e per due volte secondo.

PALMARES – Si dice che Spalletti abbia accettato la nostra panchina, oltre che per soldi, perché intravede nell’Inter la possibilità finalmente di vincere qualcosa di davvero importante nel tempo. Per adesso il suo palmares vede:

  • 2 Coppe Italia con la Roma (06/07, 07/08);
  • 1 Supercoppa Italiana (07/08);
  • 2 Campionati Russi (09/10, 11/12);
  • 1 Coppa di Russia (09/10);
  • 1 Supercoppa di Russia (10/11).

L’exploit deve ancora arrivare.

BILANCI – Curioso andare a scoprire come si sono comportate, in termini di vittorie/sconfitte, le squadre di Spalletti contro le rivali più affrontate.

Al primo posto delle squadre più incontrate come avversarie nella sua carriera c’è proprio l’Inter, con 33 partite. La situazione è in perfetto equilibrio: 12 vittorie, 9 pareggi, 12 sconfitte. Media punti di 1,36.

In ottica derby di Milano… la seconda squadra più affrontata è proprio il Milan (28): situazione di leggero vantaggio con 13V, 6P e 9S, media punti di 1,61.

Poi c’è la Lazio che, come l’Inter, è in perfetto equilibrio in 25 match (11V, 3P e 11S) e al quarto posto c’è la Juventus.

Qui il bilancio si fa drammatico: in 23 partite contro i bianconeri Spalletti ha raccolto la bellezza di 2 vittorie, 3 pareggi e 18 sconfitte, con una media punti di 0,39.

CURIOSITA’ – Vi farà piacere (?) sapere che siamo stati proprio noi a infliggere al nostro nuovo mister la sconfitta più pesante in Serie A nella sua carriera giallorossa, quel 4-0 recapitato all’Olimpico nel 2008 firmato Ibra (2), Stankovic, Obinna. E José.

La debacle più clamorosa in CL, invece, resta il 7-1 di Manchester.

Nel computo delle finali disputate per tutte le coppe (per quanto gli riguarda purtroppo solo nazionali) il suo bilancio è di 4 vittorie e 6 sconfitte in una partita secca. 4 volte l’abbiamo sconfitto noi, mentre per 2 volte è stato lui ad avere la meglio sull’Inter.

GOL – Le sue sono state squadre spesso votate all’attacco. Nelle ultime sue tre esperienze più importanti (le due a Roma e quella allo Zenit) la media di gol fatti è stata rispettivamente di 1,9 a partita a Roma tra il 2005 e il 2009, di 1,8 nell’esperienza in Russia e di 2,3 dal ritorno nella Capitale a gennaio 2016 fino all’ultima partita di qualche settimana fa contro il Genoa.

I gol subiti restano più o meno in media circa 1 a partita (1,22 prima esperienza a Roma, 0,98 a San Pietroburgo e 1,1 al ritorno in giallorosso).