L’unica cosa che mi sento di dire è che finalmente posso dire di aver apprezzato l’aver speso sino all’ultima goccia del proprio sudore dei giocatori che vestono la nostra maglia. Cosa dovevano fare di più su un campo dove perdiamo da tipo 10 anni? Dove neanche l’Inter del Triplete, che era veramente forte, molto più di questa Inter osannata dai giornali per i loro loschi e viscidi secondi fini, è riuscita a vincere in un’annata di grazia. Avermi dato anche solo la speranza di vincere con un primo tempo a livello di una delle squadre più forti d’Europa (ma che anche quest’anno non vincerà un cazzo perché troppo abituata a specchiarsi e ad affidarsi a giocatori con ancora non così tanto da dare) è molto per questa squadra in cui giocano titolari soggetti come Candreva (comunque autore di una prova più che dignitosa)?

L’amara verità è che lo scoglio del girone di quest’anno è molto al di sopra di questa Inter che per recuperare mette Gagliardini, Politano e Dambrosio mentre gli altri buttano nella mischia i Vidal (che va detto si sveglia solo con il nerazzurro maledetto stronzo) e i Dembelé che da solo ci ha ammazzati. Senza un fuoriclasse certificato a centrocampo, con il fuoriclasse davanti durato 45 minuti e senza alcuna profondità in panchina, più di così era difficile e dipendente da incroci astrali molto favorevoli. Appena siamo andati in apnea loro sono emersi come diverse spanne sopra: e questo è soprattutto demerito delle scelte di costruzione della rosa, pur nelle difficoltà. Hai scelto di sostituire e non aggiungere – odiato mister dixit – e si vede. Sei di nuovo a un anno di distanza da dove vorresti essere.

La squadra è stata punita oltre i propri demeriti, ma non aver concretizzato quanto di buono costruito in 45 minuti è un peccato mortale al Camp Nou, e noi non scampiamo mai alla punizione divina. Onore al sudore dei giocatori della Beneamata, nella maggior parte dei casi uomini normali che cercano di dare tutto quello che hanno. In queste condizioni non ho nulla da criticare perché è quello che ho sempre chiesto alla mia squadra, prima ancora che vincere trofei.