di pap1pap (@pap1pap) 

(le tabelle sono prese da un articolo di Calcio&Finanza)

Facciamo alcune premesse:

  • La cifra di 40/50 milioni di plusvalenze è stata fornita ai media ad ottobre dall’Inter stessa, così mi rispose a precisa domanda un giornalista serio e preparato.
  • Noi, da poveri mortali, abbiamo a disposizione solo i dati pubblici e possiamo ragionare solo su quelli. Non possiamo sapere se ci sono accordi particolari per cui anche il bilancio 18/19 DEBBA chiudere per forza a zero FFP (che ricordo che è diverso dallo zero civilistico).
  • L’Inter ha fornito dati ufficiali, anche previsionali, su Media Co., quindi sugli incassi da sponsor, diritti etc. tutti con previsioni al ribasso.

Detto ciò, partiamo dai dati di bilancio 2017/2018 che ci possono interessare:

  • Deficit -17 civilistico.
  • Plusvalenze per 49,7 milioni.

Poi, utilizziamo 2 tabelle elaborate da Calcio e Finanza che è il sito più autorevole riguardo agli aspetti contabili, finanziari e di bilancio.

La prima riguarda l’incremento di costi dati dagli acquisti e prestiti del mercato estivo:

 

La seconda il vantaggio derivante da cessioni e prestiti del mercato estivo:

 

Una banale operazione di matematica ci dice che, rispetto al 17/18, i conti peggiorano di 43,5 milioni.

Poi, prendiamo la tabella previsionale fornita dall’Inter relativa al primo trimestre:

 

Le previsioni come detto in apertura sono al minimo garantito. Dovrete fidarvi sulla parola, ma è prevista una diminuzione di 15 milioni circa di introiti relativi alla Serie A. Questo porta, sommando il dato post mercato, ad un peggioramento dei conti di 58,5 Milioni rispetto al 17/18.

Quindi, ricapitolando, abbiamo:

49,7 milioni di plusvalenze dell’anno precedente da coprire, più 58,5 milioni di peggioramento previsto.

Totale da coprire: 110 milioni circa.

Passiamo ora ai dati positivi:

45 milioni previsti dati dalla partecipazione alla CL.

7,5 milioni in più da Nike

5,2 milioni in più da other sponsor (anche qua fidatevi che sennò le slide diventano troppe)

Totale: 57,7 milioni di introiti in più previsti come minimo.

Sottratti dalla cifra che abbiamo visto prima essere necessaria per chiudere uguali allo scorso anno (-17 civilistico che ha portato allo 0 o meglio FFP) abbiamo: 52 milioni residui da recuperare.

Il che ci porta alla cifra paventata come necessaria dai media (e, ricordo, uscita fuori dall’Inter pare).

MA…

La cifra derivante dalla partecipazione alle coppe sappiamo già essere sottostimata di circa 5 milioni e mancano gli eventuali introiti dell’Europa League.

La cifra derivante dai diritti di Serie A è anche calcolata al minimo (…in line with the effective average VAT rate of the past three seasons.)

Non abbiamo dati, perché l’inter non li fornisce in quanto “in pancia” a Team Co. che non ha obblighi di pubblicizzazione come invece ha Media Co., relativi a maggiori incassi stadio serie A, incassi CL (e solo qua siamo oltre i 10 milioni) e altro.

Calcolando solo la sottostima diritti CL e gli incassi stadio CL scendiamo già a 37 milioni circa da recuperare. E mancano ancora l’incremento serie A e l’Europa League.

Premesso che l’Inter rientra nelle normali break even rules, ovvero -30 nel triennio, e che avendo chiuso a 0 FFP gli ultimi 2 esercizi ha quindi a disposizione il -30. Ammettendo pure che non vogliano utilizzarlo nell’esercizio 18/19 ma tenerselo per il 19/20, mi pare, ripeto, con i dati conosciuti, che paventare adesso un obbligo da 40/50 milioni sia leggermente eccessivo (e fuorviante).

Se l’inter deciderà di chiudere a 0 FFP anche questo bilancio, ricordando che a differenza di tutte le altre società, l’Inter non ha ancora effettuato plusvalenze per il 18/19, salvo 3 milioni per Puscas, qualche plus sarà necessaria ma non più di quelle generate da un normale player trading.

Vostro onore, ho finito. Mi rimetto alla clemenza della corte relativamente alla prolissità dell’arringa.