E pensare che sono arrivato allo stadio pensando che alla fine un derby alla quarta giornata, se proprio dovevo perderne uno, meglio questo che non contava un cazzo, che firmavo per un pareggino che non fa male a nessuno, che sì mi sarei incazzato, ma alla fine può succedere, la statistica, e altre mille minchiate. Invece. Invece ho assistito al derby più umiliante per le merde dai tempi di Mourinho, concluso con un Pioli che mi fa godere parlando dei loro primi 4 minuti. 4 Minuti. Chiamate l’ambulanza, in fretta, perché temo che ogni istante possa essere questione di vita o di morte per il poveretto.

Una partita senza storia anche se con qualche flessione che poteva costarci qualcosina in più, ma in cui non ho mai avuto la sensazione di poter perdere, stupendomi addirittura del buco che permette a Leao di interrompere la nostra inviolabilità: in difesa solo Dumfries nel primo tempo e Darmian hanno sofferto un pochino (rispetto alle scorse partite) la catena con il portoghese, ma per il resto tutti si fanno trovare pronti sempre; a centrocampo partita mostruosa di Mkhitarian (ben al di là della doppietta quasi tripletta) che offre una risposta pratica alla domanda “perché Inzaghi fa sempre giocare l’armeno?”, con Barella e Calhanoglu che fanno il loro dovere. Sul nostro settore offensivo cosa vuoi dire dopo che hai assistito a un eurogoal che erano 10 anni che aspettavo di rivedere a San Siro? Grazie Tikus, mi hai fatto sognare (e grazie Lautaro che si è fatto un culo tanto tutto il match).

Ma l’asfaltamento dei cugini va molto al di là dei 5 gol e delle altre 5-6 occasioni, del fatto che con un po’ di determinazione poteva finire 10-1, perché la verità è che non ci hanno capito proprio un cazzo di niente. Pioli per primo e le sue dichiarazioni post partita sono la prova evidente che da questo derby escono con le ossa veramente rotte. Vanno comunque ringraziati: erano anni che speravo di riempire gli ambulatori di psichiatria e tutti gli slot degli psicoterapeuti di Milano e provincia con i cugini. Erano anni che sognavo di cantargli in faccia “Siam venuti fin qua per vedere segnare Thuraaaaam” (mezzo stadio rossonero alla neuro), “Pioli is on fire”, “Tutti a casa olé”, con gli olé a ogni passaggio come una Fiorentina qualsiasi. Solo loro potevano realizzare il mio sogno: ma bisogna essere spietati e tutto lo stadio che ti canta in faccia “ora che sei con noi la rete gonfierai idolo neroblu Hakan Calhanogluuuuu” mentre il tuo ex segna un rigore che chiude la partita esultando come un invasato non ha eguali (l’altro mezzo stadio rossonero al manicomio). Morite male merdacce.

Che goduria suprema.

PS: non l’ho scritto ma va dato merito anche ai subentrati perché quando siamo scesi un po’ di giri l’ingresso di Augusto, di Frattesi, di Arnautovic, di De Vrij (di Asllani onestamente molto meno) ha permesso di riportare il baricentro avanti di 20 metri e di chiudere definitivamente il match. Non vorrei che nella foga di spiegare perché ho goduto la cosa passasse sotto silenzio.