Con un’operazione fulminea alla Marotta l’Inter si è fiondata in poche ore su Calhanoglu approfittando dello stallo nei discorsi sul rinnovo tra il turco e il Milan, discorsi che andavano avanti da mesi senza esiti positivi.

Da quello che si legge, pare che l’accordo sia stato trovato sulla base di un triennale a 5 milioni di euro più uno di bonus, con tanto di visite mediche già prenotate.

L’ex Leverkusen è un giocatore che non mi fa impazzire e che non ha mai catturato il mio occhio nelle volte in cui l’ho visto giocare.

Fondamentalmente penso sia un trequartista, forse difficile da collocare in un modulo come il 352 al netto ovviamente di un grosso lavoro dell’allenatore (e sappiamo quanto tempo Conte ci ha messo con Eriksen per farlo integrare in quel ruolo).

Ma non voglio fare paragoni perché parliamo praticamente di un’epoca fa seppur sia passato praticamente solo un mese dalla fine del campionato: Conte non è più il nostro allenatore e Eriksen ha passato quei terribili momenti che ormai tutti noi conosciamo e che oggi lo allontanano dai campi di gioco.

Quindi ecco un aspetto positivo della faccenda: nelle nostre condizioni economiche non brillanti, per usare un eufemismo, cercare di chiudere in brevissimo tempo una falla procurata questa volta non da una colpa nostra ma purtroppo da una situazione sfortunatissima (il caso di Eriksen) è sicuramente meritevole di essere sottolineato.

Come sicuramente non sono negativi i numeri del turco negli ultimi anni (4 gol e 10 assist nell’ultima Serie A, nella penultima 9 gol e sempre 10 assist), il fatto di essere un buon calciatore di piazzati e che, appunto, vada immediatamente, almeno sulla carta, a sostituire Eriksen il cui destino è praticamente ad oggi impronosticabile.

Ecco questo è un elemento di forte dubbio, cioè il capire come Calhanoglu possa lavorare all’interno del modello che vorrà Simone Inzaghi, come e quanto lavorerà per adattarsi da mezzala, se così sarà, e il contributo che riuscirà a dare in una squadra che oggi non riesco ancora ad immaginare nel suo impianto e nei suoi effettivi, viste le paventate cessioni per fare cassa o plusvalenza (ancora non ci è chiaro).

Di certo meglio un acquisto di questo tipo che la prospettiva di vedere con certezza il Gagliardini di turno titolare per mancanza di alternative.

Vedremo quindi se e quando verrà ufficializzato, nel frattempo continuiamo a vivere questa estate tra smarrimento per quanto visto e sentito, dalle necessità finanziare ufficializzate da Zhang allo spavento per Eriksen, e le poche esaltazioni rimaste nel vedere giocatori come Lukaku portare in giro per l’Europa la forza già mostrata con la nostra maglia.