Sì, sì, lo so, lo so, che la preseason conta il giusto. Lo so che non si può giudicare una squadra nelle amichevoli estive, lo so che ci sono i carichi di preparazione che rendono difficile fare considerazioni ponderate, ma della ponderazione come tifoso me ne fotte il giusto. E questa è di sicuro una delle peggiori preseason che ricordi negli ultimi 20 anni. Vorrà pur dire qualcosa.

Intanto cominciamo proprio dai carichi: io non sono un esperto ma mi permetto di dubitare che scegliere di fare una preparazione pesante sia una buona idea considerato che la prossima stagione sarà totalmente atipica con il mondiale in mezzo agli zebedei. Io avrei preparato la squadra come una piccola: partenza a cannone e flessione invernale; invece ho come l’impressione che consegneremo alle nazionali i giocatori belli tirati a lucido e scattanti dopo aver mangiato deiezioni per tre mesi nelle competizioni per club. Ripeto, non sono certo un esperto, ma visto come è stata gestita la preparazione invernale dello scorso anno mi permetto di avanzare qualche dubbio sulle competenze dei preparatori della nostra Beneamata, oltre che sulla capacità del club di mandare a cagare i giocatori e far prevalere gli interessi della squadra su quelli delle loro nazionali del cazzo. Ma sicuramente mi sbaglierò.

Sia come sia, non si può non cominciare a valutare la preseason dalle scelte di mercato e da quello che emerge dei (non) progetti della società per la prossima stagione: al momento a fronte di due note liete (Lukaku e Asllani) ci sono una miriade di punti di domanda e di punti esclamativi (negativi). Se su Asllani non ho nulla da dire, anzi, anche l’operazione Lukaku (che ovviamente giudico positivamente, senza fare tanto il sofista) è tutta da verificare. Già il fatto che la società non sia riuscita a mandare affanculo il Cigno Artritico per togliergli il 9 e darlo a Romelu mi fa incazzare come una biscia, ma rimangono parecchie questioni in sospeso: Lukaku verrà valorizzato dal gioco di Scemone come da quello dell’Odiato Mister? Ho i miei dubbi, e le amichevoli li hanno solo confermati; Lukaku riuscirà a ripetere atleticamente e tecnicamente una stagione come le due che ha trascorso da noi, o senza l’adeguato motivatore si perderà? Molto relativamente ai nostri risultati 22/23 passeranno dalle risposte a queste due domande, e non abbiamo certezza che siano risposte affermative.

Per il resto le scelte di staff e società per quest’estate sono difficili da definire: una cosa a metà tra la farsa e la tragedia, se proprio dobbiamo trovare dei termini. A metà mercato ci troviamo una squadra che anziché colmare le lacune le ha create: Perisic perso e sostituito solo da terzini destri; il centrale di riserva interista e che costava poco lasciato andare per poi trattare un venduto milanista di merda come Acerbi; la panchina rinforzata oltre che con l’ottimo Asllani con una mummia armena che non ha ancora fatto un passaggio giusto ma che in compenso ha liberato spazio salariale per l’acquisto di Dybala da parte di nostri diretti competitor per il quarto posto obiettivo societario; in porta ancora l’ottuagenario con il colpo della strega che alla bisogna potrà essere sostituito da uno con QI limite simpaticissimo ma sulle cui doti tecniche mi permetto di dubitare; dulcis in fundo l’assenza di soldi che ci costringerà da qua a fine agosto a fare ancora di peggio, perché sono convinto che la munifica proprietà riuscirà a farci incazzare ancora come delle bestie da qui a fine mercato, dico a noi tifosi, che degli sportivi da bar e degli osservatori interessati me ne sbatto ampiamente il cazzo.

Veniamo al campo e alle amichevoli: quello che mi ha stupito più in negativo non sono i risultati (anche se è innegabile che vincere aiuta a vincere e perdere aiuta a sentirsi delle merde), ma il fatto che anche con in campo più o meno gli stessi giocatori dell’anno scorso (con l’aggiunta di Lukaku, la staffetta Brozo-Asllani e Dimarco/Darmian al posto di Perisic) la squadra sembra aver perso completamente automatismi e schemi che dopo un anno avrebbero dovuto essere consolidati. In difesa balliamo peggio dell’anno scorso, in mezzo filtriamo poco e costruiamo ancora meno e davanti – cosa che mi preoccupa di più – le idee di Scemone sembrano depotenziare parecchio il nostro Panterone (moscione, cit). Non vorrei che il nostro eroico comandante entusiasta della Coppa “Ritorno contro il Liverpool” si incarti su se stesso anziché valorizzare i giocatori che ha: non sarebbe né il primo né l’ultimo allenatore a fare questo errore, ma a pagarlo saremmo ovviamente noi tifosi, tanto alla munifica proprietà non gliene fotte un cazzo.

In particolare continuo a vedere una squadra che pensa troppo ad attaccare e poco a difendere: Dumfries ormai non rientra quasi mai dietro la linea di centrocampo e Barella piuttosto che fare l’incontrista pensa solo a proporsi in avanti scocciandosi pure quando non viene servito adeguatamente sul posto (ciccio, se un mediocampista, vedi di pedalare!). Proprio Nick Dynamite penso che sarà uno dei pochi a cui la competizione con Asllani farà bene, visto che non avrà più il posto fisso garantito tipo dipendente INPS. La lezione dell’anno scorso e del secondo anno dell’Odiato Mister non sembra aver insegnato nulla, ma sarò sicuramente io che non vedo il lavoro di Scemone.

Nelle amichevoli estive mi pare ci siano due costanti: abbiamo preso non solo gol da chiunque, ma anche infilate su infilate con centrocampo incapace di intervenire e difesa troppo alta o troppo spostata da un lato o dall’altro del campo per proteggere adeguatamente il paralitico che abbiamo in porta, e sono sicuro che questa cosa ci farà bestemmiare parecchio durante l’anno; la seconda costante è stata quella di creare pochissime occasioni da gol nitide e una squadre che crea poco e subisce molto è sicuramente foriera di pessimi presagi (sul fatto che le poche create le abbiamo quasi sempre sprecate sono meno critico perché sappiamo che sia Lautaro che Romelu non sono proprio dei cecchini).

Insomma la sensazione è che ci aspetti una stagione fatta di panini ripieni di merda fumante (ringrazio il mod ariano per la edificante immagine che ispira il titolo della rubrica di quest’anno): l’unica speranza a cui possiamo aggrapparci è che sia l’ultima stagione della munifica proprietà, perché sui risultati sportivi temo che ci sarà solo da incazzarsi e bestemmiare. Ma siamo interisti, ci siamo abituati, non sarà certo questo a non farci tifare come i pazzi malati che siamo. Sempre e solo, Forza Inter!