Mi dispiace, Stefano.

E’ iniziato un altro casting.

A leggere i giornali Pioli è più che in bilico per la prossima stagione e la società si sta già muovendo per trovare un sostituto tra i top in giro per l’Europa.

Ci saranno probabilmente smentite a riguardo, ma trovo assolutamente lecito che l’Inter si guardi in giro perché è così che una grande società (o aspirante tale) dovrebbe fare in queste condizioni.

Vero, dispiace per Pioli, uomo serio, interista, amante del lavoro e tanto “dentro” questa avventura. Ma in ottica costruzione di un’Inter che possa tornare a gareggiare con le prime lo vedreste sulla nostra panchina?

L’amico Hendrik la scorsa settimana ci ha raccontato il suo pensiero a riguardo, un pensiero più razionale e basato sui risultati che finora il mister ha portato.

Ma, augurandoci sempre che il miracolo-sportivo-terzo-posto abbia ancora delle chance (…), ad oggi i giornali hanno già iniziato a “cantare” e la storia ci dice che al netto di qualche fandonia palese tutto questo vociare vuol dire che sicuramente qualche movimento sotterraneo c’è.

D’altronde, fino ad ora, Pioli ha fatto tantissimi punti come sappiamo ma nelle sfide con altre big, Napoli Juve e Roma più il dentro/fuori di Coppa contro la Lazio, non ha mai vinto.

Ha riportato dignità, questo è sicuro e di questo dovremo sempre ringraziarlo.

Ma la sensazione è che se a maggio un big si dovesse liberare, accettando il nostro corteggiamento, Zhang gli stringerà la mano ringraziandolo per il lavoro fatto.

In stile Zaccheroni nel 2004, insomma.

Poi, per carità, sempre come diceva Hendrik settimana scorsa, si può fare uno stretto ragionamento basato sui fatti e sulla conferma legata proprio a quanto fatto finora, probabilmente il massimo con questa rosa a disposizione.

E allora perché non dare a Pioli una chance con una squadra molto più forte in mano, vi chiederete?

La mia sensazione (da qui anche l’idea del Piolometro alla fine di ogni partita) è che non sia stato deciso ancora nulla, com’è giusto che sia: il mister continua a lavorare cercando di meritarsi la riconferma, l’Inter si guarda attorno comunque.


Il nome di Allegri mi pare proprio da fantamercato, mentre quello di Antonio Conte viene ripreso ormai da mesi a giorni alterni.

Al netto di qualsiasi discussione riguardo il suo passato (quale interista approva 13 stagioni da giocatore e 2 da allenatore nella Juve?) la tipologia di allenatore che serve all’Inter e che da noi ha sempre funzionato è quella lì, i Simeone, gli Antonio Conte, per quanto possa farci accapponare la pelle il nome di quest’ultimo accostato alla nostra maglia, ricordando i tempi moggiani.

Basterebbe un ritorno in Champions League o addirittura uno scudetto sbattuto in faccia ai bianconeri per sotterrare tutto?