Quando giochi un’ottima partita ma non tiri praticamente mai in porta (con 85% di dominio territoriale sul campo) è già un miracolo se Quagliarella non ti stampa un fico a 30 secondi dal fischio finale (almeno è così se hai la maglia nerazzurra). Visto che il primo posto è sfumato da tempo (garantendo a Inzaghi il premio di più scemo tra i 3 scemi dato che i perdenti forever che lo affiancavano a inizio percorso 2 anni fa vinceranno uno scudo a testa, mentre lui sarà l’unico a rimanere a bocca asciutta) giusto fare un po’ di elemosina a Deki (fosse per i doriani per me potrebbero marcire in fondo al mare).

In ogni caso la pochezza dell’avversario ci fa apparire meglio di quanto siamo: in particolare di 4 terzini in campo hanno fatto cagare in 3, roba da mandarli in primavera un paio di mesi a ritrovare la giusta motivazione. Si salva solo Darmian e meno male perché per essere peggio di questi Gosens-Dumfries-Dimarco uno deve tagliarsi un piede. In mezzo riusciamo nell’impresa di siglare un trattato di pace turco-armeno, ma in compenso abbiamo un Nick in serata “tricheco” che mette le sue grandi potenzialità solo al servizio di se stesso e della polemica con i compagni di squadra (complimenti vivissimi, sarà l’aria del porto?). Davanti Lukaku fa tenerezza, ma anche Lautaro stasera è ricomparso in versione miccia corta ciccando malamente due palloni (uno per tempo) a 3 metri dalla porta: bastava anche mancarne solo uno per portare a casa i 3 punti.

Purtroppo le Empolivibes erano chiarissime già da giorni e sarà così fino alla doppia sfida con il Porto ormai unico stimolo per le nostre muffette. Ma tocca stare all’occhio perché il nostro piazzamento è tutt’altro che banale o scontato, ma spero di non essere l’unico a saperlo (anche se temo che i nostri virgulti non siano fortissimi in matematica).

Si nota che mi gira il cazzo pareggiare con questi 4 scappati di casa con la maglia da ciclilsti? Ecco.