Per mia fortuna stasera andrò a letto presto perché è impossibile scrivere un articolo di più di 3 righe su questa partita: per noi è durata 3 minuti, fino al gol di Lautaro, al massimo 10 fino alla percussione di Calha non concretizzata. Poi il nulla cosmico. E con il senno di poi manco con troppa ansia finale dato che il Verona non avrebbe segnato manco senza il portiere tra i pali. Uno spettacolo che spiega meglio di mille parole non solo l’Inter targata Inzhanghi (fatta di mezzi uomini e mezzi giocatori che si credono chissachì), ma l’appeal e il declino del calcio italiano: una roba che manco in terza categoria.

Solo alcuni flash, per capirsi: 90 minuti di Gagliardini, nessuno che prova il tiro da fuori (il primo è del subentrato Asllani poraccio), rimesse laterali che rimbalzano in campo e poi escono sullo stesso lato del campo senza che nessuno le tocchi, rilanci a cappella, zero palloni su lanci lunghi tenuti da Dzeko, passaggi sbagliati a mezzo metro, 900 passaggi a Onana indietro al posto che in avanti per provare a costruire un’azione (in questo maestro assoluto sempre lui, il Gaglio nazionale). E’ stato talmente imbarazzante che sull’1-0 per noi si sono sentiti pure i fischi del pubblico (che va bene tutto però…)

Mi tengo stretti solo ed esclusivamente i 3 punti, perché tutto il resto è da buttare nel cassonetto dell’umido o quasi. Che mestizia infinita.