C’erano tutti gli ingredienti per una giornata di merda: partita alle 12:30, contro un avversario tradizionalmente ostico su un campo che peggio mi sento, dopo una sconfitta cocente loro e una goleada senza senso nostra nella giornata precedente, ultima partita prima di una sosta lunga 2 mesi da riempire di CrisiInter. E invece.

Invece giochiamo un primo tempo di merda, scarichi e senza la voglia di mettere la gamba, anche quelli che il mondiale lo vedranno solo in televisione. Non che l’Atalanta faccia tantissimo, ma i nostri esterni vanno alla metà della solita velocità e il centrocampo con marcature francobollo non riesce mai a smarcare un uomo. L’unico schema è il lancio a scavalcare tutti di Onanone che quasi ci riesce pure se non che Dimarco oggi tira solo loffiette. Nonostante questo la Dea non segna, quindi sale in cattedra quella merdaccia con la giacchetta gialla (un tempo erano solo nere, ma ora ogni volta è un delirio scegliere un nome per insultarli): Zapata si libera in area, DeVrij cerca l’intervento, è in ritardo ma si ferma, non tocca manco il colombiano che vola a terra. Per Chiffi è rigore netto, ma sono pronto a scommettere tutto quello che ho di più caro che se al posto di Zapata ci fosse stato Lautaro e al posto di DeVrij Palomino avrebbe fatto cenno di tirarsi su e giocare a calcio. Ovviamente rientrando nei casi la cui entità va valutata sul campo il VAR non interviene e nonostante le circolari che definiscono sta roba “rigorino” ci tocca vedere la palla che si infila nell’angolo alto della nostra porta. Siamo sotto di un gol tutto sommato meritatamente ma non per merito della Dea, non so se mi spiego.

Lo schiaffo del rigore non basta a svegliarci, ci mettiamo ancora una decina di minuti a carburare, ma per fortuna ci pensa il duo Lautaro-Dzeko a confezionare un gol dopo la prima azione degna di questo nome. Pareggio e palla al centro, del futur non vi è certezza.  Del presente invece sì: è il secondo tempo, che inaspettatamente giochiamo ad alti livelli confezionando due gol (di nuovo Dzeko e poi Palomino su spizzata di Lautaro) e un quasi gol (Lautaro si mangia un gol di testa che sto ancora bestemmiando). La partita è tesa ma il 3-1 si può difendere agevolmente e forse sperare di arrotondarlo, ma dobbiamo sempre complicarci la vita subendo l’ennesimo gol da calcio piazzato con una marcatura approssimativa di Skriniar (e stavolta Onana non riesce a metterci la manona come nel primo tempo). Gli ultimi dieci minuti sono da cardiopalma, ma potremmo rimetterci davanti almeno in un paio di occasioni, ma la frenesia e il poco cervello non ci aiutano. Chiffi ci prova dandoci contro l’ennesimo recupero maxi (vorrei vedere le statistiche ma penso che siamo l’unica big che ha avuto recuperi maggiori di 5 minuti per più di una volta), ma non gli riesce il colpaccio.

Finisce 2-3 e ci riesce un numero inaspettato: non solo vinciamo il primo scontro diretto, ma lo facciamo chiudendo la prima parte del campionato ed evitandoci due mesi di CrisiInter e pettegolezzi, di polemiche e mal di testa. Sarà poco ma ce lo facciamo bastare per guardare il mondiale sul trespolo gufando chi ci pare. Tanto, alla fine, sti cazzi.