Per una volta una partita va esattamente come previsto. Certo, i cechi non giocherebbero manco nella durissima serie A, ma noi non ci suicidiamo come siamo soliti fare.

Loro si mettono a specchio con marcatura a uomo su Brozo (devono aver visto i dvd dei nostri avversari più rompicoglioni), ma non tentano neanche di giocare sperando in uno smarrone nostro. Invece noi giochiamo ordinati e senza ansia (strano) fino a trovare il varco giusto per propiziare il gol di Dzeko (che incredibilmente non si incarta su se stesso).

Seguono circa 50 minuti in cui sbagliamo ottuordici gol ma senza perdere la calma ottenendo anche una giusta superiorità numerica per un fallo sconsiderato di un ceco a caso. Poi l’azione che chiude il match: apertura, controllo e assist (quasi sbagliato per l’ennesima volta) del cigno artritico per Cavallo Pazzo che giustizia una squadra che non si capisce che minchia ci faccia in Champions League (voi direte: ci siamo noi, perché loro no? Ma noi siamo noi, e loro non sono un cazzo!).

Altri 20 minuti partita senza affanni e di occasioni non concretizzate per arrivare al triplice fischio e ai triplici punti. Dovevamo vincere in Cechia e lo abbiamo fatto. Anzi siamo i primi a farlo. Anche se il difficile non era certo questo. Considerato però quanto siamo in genere in grado di complicarci la vita è bello poter passare una serata tranquilli anziché incazzati ner(azzurr)i.