Che sarebbe stata un’estate senza proclami, senza guizzi, senza grossi interessi dal mondo Inter era già risaputo e tale si sta dimostrando.

Per fortuna ci sono stati gli Europei di calcio e attualmente le Olimpiadi a tenere banco e a distrarci dalla noia dell’attesa di una stagione, la prossima, che invece di regalarci certezze su un ciclo aperto con la vittoria del diciannovesimo scudetto ha deciso di regalarci i soliti dubbi sulla tenuta di un progetto tecnico nuovo e che partirà sotto le cattive stelle economiche e finanziarie della nostra proprietà.

Detto mille volte, Simone Inzaghi era la migliore tra le “peggiori” scelte possibili, peggiori in termini di scenari in cui ci siamo ritrovati post separazione con Conte e con poche alternative a disposizione, e nelle sue mani affidiamo il destino della squadra Campione d’Italia.

Venduto il miglior esterno destro giovane al mondo, ultimamente le povere pagine di giornali e siti dedicati al calciomercato parlano solo dell’infinita trattativa per Nahitan Nandez, onesto centrocampista uruguaiano del Cagliari, che la società vorrebbe non ho capito ancora se per fargli fare l’esterno destro (ruolo a cui si è adattato nell’ultimo anno) o per rimpinguare la rosa degli interni. Trattativa che non mi suscita alcun interesse proprio perché in piedi per un giocatore che certo non cambierà le nostre sorti.

Ma tutto quello che viene dal calciomercato e non parla di cessioni amare è grasso che cola: forse è anche per questo che in qualche modo ci siamo distaccati da questa povera sessione di trattative, perché sappiamo bene che dovesse esserci una notizia “grossa” per noi parlerebbe quasi sicuramente di cessione importante o accordi di rinnovo non trovati.

Come quello, pare, per Lautaro, con un contratto in scadenza nel 2023 e un ingaggio a stagione di 2,5 milioni di euro: alla luce di quanto fatto assolutamente da rivedere al rialzo.

E’ la legge del mercato, baby.

Ma un po’ il fatto che sia in scadenza nel 2023, e non nel 2022, e un po’ perché sicuramente l’argentino, che ha pure cambiato procuratore, vorrà un ingaggio un bel po’ più alto, pare che la trattativa sia impantanata in virtù delle nostre non proprio idilliache condizioni economiche. E via allora a voci speculative su offerte di altre squadre super interessate a Lautaro, com’è giusto che sia per un calciatore di quasi 24 anni, titolare dell’Argentina e uno dei pochi attaccanti giovani forti adesso e in prospettiva che ci siano nel panorama mondiale.

Avremo la forza per rinnovargli doverosamente il contratto a cifre che non dico debbano arrivare a quelle di Sanchez (inguardabili) ma che siano adeguate al suo attuale status?

Avremo la forza per resistere ad un’altra offerta milionaria dall’estero utile per sistemare il bilancio più che per rinforzare la squadra?

E lui avrà la forza di aspettare tempi migliori credendo ancora nel nostro progetto, attualmente inesistente?

Domande che oggi non trovano risposte e da un certo punto di vista, forse, è meglio così.

Meglio per adesso continuare a seguire le Olimpiadi nella speranza che la proprietà non indebolisca ulteriormente la squadra: proviamo a non farci distrarre da questo povero calciomercato e ogni tanto diamo uno sguardo a questa nuova Inter di mister Inzaghi, che, tra una tournée disdetta e un’amichevole improvvisata all’ultimo, ricominceremo a tifare tra meno di 20 giorni quando, alla prima giornata di A, si rivelerà al pubblico (forse) con tutto il furore della sua maglia serpente senza il nero.

Sempre viva l’Inter.

(foto da Inter.it)