• L’eventuale ritorno di Romelu è, per me, un grande sì. Ecco, volevo ribadirlo all’inizio di qualsiasi tipo di riflessione affinché fosse chiaro il concetto. Riportare a casa l’MVP dello scudetto 2021, il nostro trascinatore capocannoniere, supera qualsiasi altro ragionamento, anche economico. Se sussiste una minima possibilità deve essere fatto. La sua fisicità, la sua forza, la sua leadership servirebbe tantissimo ad un attacco monco come il nostro: a meno che in quest’ultimo anno non si sia ridotto come l’attuale panzuto Sneijder, Romelu è uno che in Italia fa ancora la differenza.
  • E Dybala? Beh, in un mondo ideale, cioè senza Suning, si dovrebbe cogliere anche questa occasione. A zero. Mi direte che chiedo troppo e infatti la mia sensazione, invece, è che non credo ad un roster d’attacco 22/23 con la Joya, Romelu e Lautaro contemporaneamente. Oltre che per incastri economici, anche se chi sa far di conto meglio di me dice che si potrebbe anche fare, anche per questioni tecniche: tutti e tre secondo me vorrebbero una squadra in cui essere titolari indiscussi anche per giocarsi bene il prossimo mondiale invernale. Insomma sarebbe davvero un lusso, diciamolo, e per questo ci credo poco. Sarei felicissimo ovviamente di essere smentito ma in caso… dove starebbe la fregatura?
  • E certo, perché la fregatura Made in Suning ha le sembianze (concretissime) di 1/2 cessioni pesanti, da quel che si vocifera. Ho già detto da altre parti che vendere Bastoni sarebbe una puttanata sesquipedale da vari punti di vista, tecnico, economico, identitario ecc ecc ma da qualche parte la proprietà dovrà far cassa. Ecco, concedetemi su questo punto una piccola divagazione: che dopo il mercato in super attivo di un anno fa, uno scudetto vinto, due trofei nazionali, ottavi di Champions si debba ancora elemosinare qualche cessione per fare altre plus o recuperare cash (ancora non è chiaro) mi pare quantomeno una situazione per la quale dubitare un minimo dell’operato della nostra munifica proprietà. Ma un minimo proprio… Ok, divagazione finita. Quindi chi cediamo? Non lo so, ma perdere uno a caso tra Skriniar, Barella, Lautaro e, appunto, Bastoni significherebbe svendere un pezzo del nostro futuro e se magari Suning un futuro non ce l’ha, l’Inter però sì.
  • In questi giorni Marotta, o chi per lui, è bravissimo a far circolare più voci di acquisti che di cessioni, seppur nella nostra situazione. Bremer, Asllani, Bellanova (vabbè) oltre ai già citati Lukaku e Dybala. Troppa grazia. In tutto questo turbillon la sparo grossa, pentendomi subito dopo: se per forza cessione di un big deve essere, forse prendendo Bremer il gap minore in termini di sostituzione lo avremmo cedendo Skriniar. Occhio, ho già detto che mi sono pentito eh. Però (forse) è così. E lo dico citando l’unico giocatore che mi ha fatto comprare una maglia col suo nome dopo quella di Walter Samuel nel 2005. Ma razionalizzando in ottica povertà forse è così. Bastoni ti costringerebbe a cambiare modo di giocare a sinistra, aggiungendo anche la perdita di Perisic, ed è anche un tipo di giocatore non facilmente disponibile in giro. Barella non ha sostituti a costo contenuto. Lautaro forse solo in caso di doppio acquisto Dybala-Lukaku, pensando però che dal prossimo anno in attacco forse saremmo punto e a capo, anzi forse peggio. Bell’enigma, a meno che non ci fossero offerte sostanziose per De Vrij e Dumfries. Che brutta l’indigenza.
  • E cosa penserei di quella che ho apostrofato come “La madre delle suningate”? Vale a dire la cessione di Lautaro con il prestito di Lukaku e la firma a zero di Dybala? Ve lo dico, in caso, quando succede…