Mi aspettavo una partita ostica, sia per calendarizzazione, sia per orario, sia per avversario storicamente scassapalle nei nostri confronti e presentemente scassapalle in trasferta per chiunque. Invece per una volta ho potuto vivere lo stadio come un momento di divertimento, quasi rilassato, tanto è stata evidente la superiorità.
Non è tanto e solo per le azioni create (Calha, Enrico Michele, Cavallo Pazzo, Tikus e un Lautaro in piena psicosi antigol) già prima del pregevole gol di Dimarco, della Barellata di livello e della zampata di Thuram, quanto per la chiara sensazione che il Parma non avesse nessuna possibilità di vincere contro di noi in nessun caso. E infatti in tutta la partita ha fatto 3 azioni con altrettanti contropiedi partiti da errori individuali nostri (Bisteckone, Barella e TJ+Barella): per il resto il nulla.
La partita avrebbe potuto finire 5-0 o 1-0 ma la sostanza non sarebbe cambiata e devo dire che è una bella sensazione. Mi piacerebbe provarla almeno una ventina di volte l’anno (non mi pare di essere manco esoso). Vedere il match filare come sul velluto (in questo caso giallo-blu come i parmigiani) è francamente un piacere.
Ovviamente non vuol dire che non abbia smadonnato, ma quello fa parte della vita di tifoso: chi non insulterebbe Abisso? Chi non cristerebbe per la leggerezza con cui Barella un paio di volte ha perso palla? Chi non piangerebbe lo stato realizzativo di Lautaro? Ma in una serata in cui va tutto come deve andare, anche le critiche e le bestemmie passano in secondo piano. Only this once, unfortunately.