Poi dicono che i magutt, i veri magutt, sono bergamaschi: gente solida, che bada al sodo e costruisce case in mezz’ora. Sarà, ma stasera i magutt sono stati asfaltati da un francese emulo di Mr Fantastic dei Fantastici 4 che risponde al nome di Markus Tikus Thuram, anzi AsfalThuram da stasera.

La partita era insidiosa: l’Atalanta ha fatto un mercato per giocare su più fronti, è la detentrice della seconda coppa continentale e pretendente al titolo nostrano (per i Percassi e anche per Gasperini di fatto l’obiettivo che li consacrerebbe nella storia del calcio). E veniva da una brutta sconfitta non del tutto meritata. E ha fatto la preparazione per partire a razzo e giocarsi la Supercoppa.

Nonostante tutto questo i nostri scendono in campo mangiando letteralmente l’erba e stordendo i bergamaschi senza possibilità di replica: al quarto minuto Thuram trova la deviazione decisiva; al nono Barella (partita da centrocampista totale) si inventa l’eurogol su azione che comincia da fallo laterale; altri cinque minuti e Tikus potrebbe già fare il terzo, ma il palo dopo l’ennesima deviazione sul suo tiro gli nega la gioia. La reazione degli orobici è tutta in un tiro da fuori e negli sgomitamenti di Retegui. Troppo poco.

Il secondo tempo inizia come il primo e si capisce subito che non c’è n’è. Di nuovo da fallo laterale dopo appena due minuti il più lesto sul pallone ramingo nell’area piccola è proprio Tikus che ci mette il piedone: 3-0 e match in ghiaccio. Ma non ci fermiamo mica. Altri 8 minuti e azione insistita con batti e ribatti da un lato all’altro dell’area atalantina: angolo di Calha, Tikus la svirgola, rinvio, Tikus di testa ancora per Calha rimasto largo, ri-cross, Tikus di testa, Enrico Michele di testa e zampata di Tikus. Ciao belli e brutti. Carnesecchi, caro mio, è proprio una serata di merda la tua, ti capisco, ma sono tutti cazzi tuoi. E del tuo mister in panchina che ha le lacrime in tasca ma con un sussulto di dignità riesce a trattenerle.

E alla Dea va di lusso che ormai il mantra per cui più di quattro gol di scarto portano sfiga è stato introiettato dai nostri eroi perché altrimenti non si spiega come Arnautovic riesca a non metterla in porta (lui o l’uomo cui passa il pallone) da mezzo metro per ben cinque volte in dieci minuti. Per una volta voglio tributargli un applauso: hai capito che non era cosa e ti sei preso le tue responsabilità. Niente insulti. Sul 4-0 me lo posso pure permettere.

E per intenderci in mezzo ci sono un quasi gol di Mkhitarian a un centimetro dalla linea di porta, un quasi eurogol di Lautaro (partita di grandissimo sacrificio la sua) al volo, Dimarco (partitone clamoroso) che ci riprova da centrocampo, Lautaro che ci ha provato in ogni modo, Taremi che quasi se ne va via da solo, Thuram e Lautaro che ne scartano 4 per volta. Insomma, una piallata che raramente si è vista rifilare all’Atalanta. Total annihilation. Cosa vi devo dire? Si sono visti venerdì peggiori.