Partita che arriva come una vera e propria prova del 9 per una compagine che non fa esattamente della solidità mentale e del coraggio la propria cifra distintiva. Nonostante questo e nonostante alcune scelte francamente imperscrutabili di Limone (Di Marco al posto di Bastoni e sCorrea titolare di fianco a Dzeko) – sempre che non siano dovute a infortuni o pseudo tali – l’Inter gioca un primo tempo di grande qualità sigillando la prestazione con 2 meritatissimi gol. Meritatissimi anche nei marcatori perché Barella gioca un primo tempo ai suoi livelli dopo mesi di partite mediocri (si rifarà nel secondo tempo) e Dzeko si merita di segnare per come si carica un anno del genere sulle spalle da ottuagenario (che gli vuoi dire?).

Manca sicuramente una marcatura per un Perisic deluxe, l’inarrestabile Cavallo Pazzo e uno strabordante Skriniar (godiamocelo dato che temo non lo vedremo mai con la fascia al braccio, quantomeno non nerazzurra), ma meglio così che si sa quanta sfiga ci portano le goleade (dopo quella con la Salernitana il tracollo totale, e non dite di no!). I due gol ci consentono di controllare bene il secondo tempo e soffrire poco (potremmo pure segnare ma Montipò tanto per cambiare entra nel lungo elenco dei portieri che si esaltano quando vedono il nerazzurro). Ma che fosse una giornata lieta lo si capiva anche dal fatto che il nostro portiere focomelico si è esibito in almeno due parate in un match: penso che ormai sia un evento più raro di un’eclissi.

Un tempo basta, ma tempo al tempo prima di cantare vittoria. L’unica mia vera soddisfazione è aver passato un pomeriggio sereno a godermi la partita. E con la nostra Inter capita veramente troppo poco spesso.