Le mezze squadre fatte di mezzi giocatori giocano metà partite vincendo mezzo campionato. Che per quanto ne so è come non vincere un cazzo.  Però ai tifosi fa più male perché a un certo punto ci credevamo. O almeno io avevo il sentore che si potesse fare, ma 7 punti in 7 partite sono una sentenza senza appello: fossimo i gobbi lo ruberemmo lo stesso; fossimo i cugini lo vinceremmo con un po’ di culo (come sta succedendo, al di là del fatto che 10 partite di culo diventano un merito); ma essendo interisti lo perderemo perché è giusto così. Righteousness is a bitch. 

Che fosse l’ennesima partita ad altissimo coefficiente di bestemmie non ci voleva proprio un oracolo per capirlo, ma vedere la mia squadra temporeggiare 45 minuti (e rischiare di prendere gol più volte in quel lasso di tempo se non fosse per i nostri 2-3 portieri aggiunti che però non possono usare le mani) e dover aspettare l’inevitabile svantaggio per svegliarsi, in un match in cui avevamo solo i 3 punti come obiettivo, è doloroso e infuriante.

Nel secondo tempo (anche prima di aver preso l’ennesimo 1-0 del cazzo da rimontare) alcuni dei protagonisti in negativo si svegliano un attimo e la squadra gira: in particolare Barella nell’intervallo deve aver fatto un discreto bagno di umiltà, ma ciò non lo ha reso capace di centrare la porta quando serve, purtroppo. A parte Skriniar, Bastoni, Dumfries e Calhanoglu della partita non frega un cazzo a nessuno degli altri, almeno a giudicare dalla garra esibita: certamente non a Dzeko (prima palla giocata correttamente penso all’83esimo, da oggi ufficialmente il Cigno col Parkinson) e men che meno a Lautaro che avendo messo in salvo le sue statistiche si è risparmiato per la sua cazzo di nazionale.

Purtroppo al gol di Cavallo Pazzo non segue un’adeguata capacità di reazione del resto della squadra così fioccano i gol mangiati e le occasioni sprecate malamente oppure non capitalizzate per un nulla. La sensazione è di una fortissima inadeguatezza mentale prima che fisica e tecnica della squadra (anche se su quella tecnica andrebbe aperto un baratro considerato che – come già più volte osservato – non centrano la porta neanche nel riscaldamento senza portiere): un po’ la stessa cosa che abbiamo lamentato delle Inter degli anni passati, ma che speravamo fosse stata sepolta dalla cura di questi ultimi due anni ispirati alla vittoria no-matter-what. Invece le persone e la loro mente rimangono le stesse in squadra e questo non depone a favore del futuro.

Una parola a questo punto va spesa anche su Limone “spiaze” Inzaghi: ok che non ti sei trovato in una situazione facile e ti hanno preso chiedendoti il minimo, però se aspiri ad essere qualcosa di più di quello che sei, non puoi non avere un piano B se il tuo regista si infortuna, o fare solo cambi ruolo su ruolo per timore di buttare via quanto di buono si sta vedendo in campo, o non trovare soluzioni al non gioco degli ultimi 3 mesi. Se non ci provi sei complice. E se devi giocartela così male, in onore della squadra di mezzi uomini, prendi il nick “Mezzarri”, perché il tuo livello sarà quello. Spiaze perché ti avevo sopravvalutato nel girone di andata, mentre il girone di ritorno ha nettamente confermato l’impressione che avevo di te alla Lazie, cioé di uno bravo fino a che non si alza l’asticella. Proprio come la tua e la nostra Inter.