Come si fa a commentare una partita così? È molto difficile perché ci siamo arrivati da favoriti, giocandola contratti con la paura di far bene per larghi tratti dei tempi regolamentari. Nonostante questo abbiamo avuto fior di occasioni, ma siamo stati puniti da un cross deviato di merda che diventa una palombella perfetta sulla testa di un cespuglio vivente vestito acromaticamente. Come si fa a raccontare la rabbia di una partita che raddrizziamo solo grazie a un rigore incredibilmente concesso da un Doveri in grandissima forma (contro di noi, tra un po’ faceva arbitrare direttamente Chiellini) e trasformato da palle mosce Lautaro che non ha fatto nient’altro in tutta la partita (a parte mangiarsi un gol praticamente a porta vuota pochi minuti prima)?.

Io ho passato la partita a bestemmiare perchè consentivamo ad Allegri di fare la partita di merda che aveva sognato non esprimendo il calcio con cui avremmo potuto far male, perché abbiamo un parco attaccanti imbarazzante e perché vedevo già lo spettro dei rigori incombere sul mio benessere. Ma noi interisti non possiamo vincere facile e quindi dobbiamo sempre cercare il modo più complicato per goderci la vita. Certo, poi segnare al 120esimo con il tocco di punta del Viejo Maravilla (a dire il vero tra i 4 attaccanti l’unico ad aver fatto intravedere qualcosa) non ha prezzo: sugli spalti ammucchiate d’altri tempi con gente che saltava una in groppa all’altra incurante della qualsiasi gridando GAAAAAAAAAAALLLLLLLLLL###@!#@@##@@!!

Là dove fa più male e dove fa godere di più, pan per focaccia per anni in cui ci hanno deriso e sbeffeggiato, inneggiare sotto il loro naso, ma nel nostro stadio. Godo doppio, triplo, infinito. Gobbi di merda vincervela in faccia all’ultimo istante è una vittoria che non si può che dedicare a Peppino Prisco: lui avrebbe voluto vincerla così. Dopo 12 anni vinciamo 2 trofei in una stagione affanculo chi ci vuole male!