Ritroviamo i lazieli dopo l’infamata dell’andata e mi aspetto in campo almeno gli slavi incazzati come bisce. Purtroppo rimango deluso quasi subito e ho la sensazione che in una giornata dopo la pausa in cui tutti vincono la prenderemo dove non batte il Sole al 93esimo. Il fatto che in campo ci sia Gagliardini non aiuta certo, ma alla fine non sarà lui il peggiore in campo anche se insegue come un pollo sgozzato SMS per tutta la partita (quasi tutta diciamo).

La prima parte del primo tempo si gioca a una porta sola però un fuorigioco di 2 cm e Strakosha che decide di vincere il solito premio Jaschin messo in palio dall’Inter a ogni match casalingo per il portiere avversario tolgono la gioia del gol a Lautaro che per il resto non fa un cazzo nei 75 minuti in cui gioca. Purtroppo Brozovic sembra ancora ubriaco (e infatti comincia a giocare dopo aver bevuto un sorso da una borraccia passata dalla panchina che immagino contenesse il richiamino di Rakija) e gli automatismi faticano un po’ a scorgersi. Perisic e De Vrij si mangiano due gol di testa da un metro e mezzo, ma per fortuna ci pensa Alessandro Bastoni da fuori area (che non è il suo luogo di nascita) a mettere la partita sul binario giusto.

Ma se nasci tondo non muori quadrato e i lazieli si dimostrano gli infamelli di sempre quando su una palla rimessa in gioco dall’arbitro colgono tutti di sorpresa lanciando Immobile a rete (complice un De Vrij distratto e un Handanovic versione Superman-con-ciondolo-di-kriptonite). Finalmente dopo questa ennesimo gesto di grande sportività biancoceleste  vedo almeno uno degli slavi che servono in questi momenti con Perisic che minaccia di morte mezza Lazio (senza portare a compimento purtroppo quanto promesso).

Il secondo tempo ci vede molto meno brillanti e subiamo molto di più l’iniziativa laziale, almeno per una decina di minuti. Poi iniziamo a far loro il culo a strisce (nonostante la loro maglia a tinta unita) e non si capisce come dobbiamo attendere fino al 67esimo per vedere Skriniar (oggi in versione Hulk, quello verde) picchiarla con violenza in fondo al sacco di testa. Quando dal 70esimo inizia la girandola dei nostri cambi mi viene da piangere e prego ogni istante perché arrivi presto il 90esimo: Vidal ancora ubriaco dal veglione non ne fa una giusta, Darmian deve entrare ancora in rodaggio post infortunio, Dzeko evanescente e ancora con il COVID-19, Correa volitivo ma utile quanto una scopa per pulire il mare, Di Marco che fa giusto il suo senza esagerare.

Per fortuna riusciamo a evitare la beffa nel finale (anche se Handanovic ci prova a prendere gol sul suo incrocio dei pali dalla linea di fondo, tra le altre cose) e a portare a casa 3 punti lasciando a bocca asciutta gli aquilotti di sto cazzo che già dovrebbero ringraziare i loro santi per i punti che gli abbiamo regalato all’andata.