Ultima partita del girone come da tradizione a 0 gradi nella nebbia con un freddo dell’ostia sugli spalti e la sensazione che il karma si stia rivoltando contro di noi (certo anche quell’infame di Guida contribuisce con un arbitraggio di altri tempi per il quale è giusto lagnarsi stasera che abbiam vinto per non passare per piangina solo quando fa comodo). Nonostante quella merda di Gagliardini abbia segnato il quinto gol nella scorsa partita e la squadra sia distratta da cenoni e imminenti viaggi a casa partiamo belli rombanti suonando la grancassa e inaugurando un primo tempo di grande qualità di fronte a un Torino messo molto bene in campo e per il quale l’intellettuale del calcio Juric ha studiato nei minimi dettagli come farci male (non a caso nel primo tempo il Toro per tenerci a freno corre 10 km più di noi).

Nella mia vita pensavo avrei visto di tutto, ma Cavallo Pazzo Dumfries falso nueve a tutto campo alla Crujff sinceramente era un’ipotesi che difficilmente sarei arrivato ad immaginare, con Dzeko e Vidal che anziché ucciderlo vanno a turno a coprirlo nella zona di terzino poi è oltre ogni possibile volo della fantasia. Eppure è proprio lui a regalarci questi sudatissimi e preziosissimi 3 punti con un tiro da biliardo dopo un contropiede perfetto (con Bastoni, Brozovic e Lautaro che non sono riusciti ad aprire lo scrigno granata nonostante le buone occasioni negli altri minuti del primo tempo).

Nel secondo tempo il Torino sale di tono e noi iniziamo lentamente ma inesorabilmete a scomparire fisicamente dal campo: diventa un mezzo assedio che è difficile definire tale per due motivi. In primo luogo siccome i granata giocano senza attaccante non avrebbero segnato neache in 270 minuti di partita; in secondo luogo le migliori occasioni capitano ancora a noi anche se Sanchez e Perisic si divorano almeno 2 o 3 occasioni nitide da gol.

Onore al Torino e a Juric che sono la squadra che più ci ha messo in difficoltà da un mese a questa parte, ma in ogni caso usciamo da San Siro con altri 3 punti, il primato in classifica, il titolo onorifico di Campioni di Inverno e una vittoria strappata con i denti: un bel regalo del Babbo Natale più inaspettato, l’insetto stecco Cavallo Pazzo Denzel. Ti vogliamo bene.