Partita psicologicamente insidiosa. Per fortuna giocata contro una squadra che non dovrebbe neanche giocare in Serie A. E che mettiamo dritta dopo una decina di minuti con un’incornata perfetta di Perisic su cross di Hakan Calhanoglu (coppia che meriterebbe almeno 2 gol a partita per come sta giocando). La Salernitana ha un solo sussulto con l’ex Obi che si ritrova una palla buona per un 1-1 che sarebbe durato si e no 5 minuti, ma la sbaglia offrendo la possibilità ad Handanovic di guadagarsi lo stipedio di dicembre (dato che se mercoledì gioca Belotti sicuro non se lo meriterà considerato l’effetto che gli effluvi dell’attaccante granata generano sul nostro portiere).

La partita finisce con la bellissima apertura di Brozo per Dzeko che mette Cavallo Pazzo Dumfries solo davanti alla porta: riesce quasi a sbagliarlo colpendo di stinco la traversa, ma per fortuna la palla rimbalza oltre la linea e la Goal Line Technology conferma il gol dell’olandese. Prima di andare a riposo segnamo pure il terzo gol con un’azione in cui i giocatori avversari non capiscono un cazzo da Sanchez a Sanchez.

Passiamo poi 20 minuti a giocare con gioia, ballando come fosse un’amichevole, e arriva anche il quarto goal. Sarebbe ora di fermarsi, come sa anche Limone Inzaghi che però fa un grave errore: manda in campo Gagliardini che non ha ancora capito che sto cazzo di quinto goal non si deve fare e Kolarov che in quanto gatto nero garantisce che la sfiga accada. L’ultima volta ci è costato una finale e una qualificazione di CL. Ma lui non ci pensa, non pensa a noi poveri cristi che passiamo il tempo a incrociare scaramanzie di ogni sorta e che il suo gol vanifica scatenando l’anatema del karma.

Ora vedi te se devo vivere cagandomi addosso fino a mercoledì sera. Tu sia maledetto. Anche se devo dire che è bello guardare una partita dell’Inter in ciabatte. Erano aaaaaanni che non mi succedeva. Non sono più abituato.