Alla luce del pareggio tra Crotone e Lazio la triste partita giocatasi a San Siro sabato sera diventa paradossalmente ininfluente.

E per fortuna: la sorte ci dà ancora una chance di arrivare a prenderci questo maledetto quarto posto direttamente a Roma, in casa dell’altra pretendente all’ultima giornata di campionato.

Eppure sabato sera le emozioni sono state tutt’altro che positive: una squadra che per l’ennesima volta fallisce, davanti a quasi 70.000 tifosi, un appuntamento importante, un atteggiamento molle sin dai primi minuti davanti ad un Sassuolo che sapeva il fatto suo e ha giocato con serenità infilandoci con due grandi gol (uno è un vero e proprio miracolo di Berardi, di destro da fuori area… e vabbè).

Aspettiamo domenica sera per vedere come va a finire questa stagione, per tracciare un bilancio definitivo.

Nel frattempo un grazie a Walter Zenga e un consiglio agli attuali giocatori nerazzurri: si lavori sodo questa settimana, ché di annunci social e passerelle inopportune ne abbiamo avuti fin troppo.

rafinha

IL MIGLIORE: RAFINHA

Ancora una volta è l’ex Barça il migliore dei nostri: in mezzo a gente innervosita per i gol del Sassuolo, lui è l’unico che cerca di suonare la carica segnando anche il gol della speranza.

Mentalmente e tecnicamente superiore ai suoi compagni, avessimo rassicurazioni definitive sul suo fisico non credo ci sarebbero dubbi sul suo riscatto. Problemi economici a parte.

IL PEGGIORE: ICARDI

Quando lui non gira l’Inter difficilmente vince. E sabato sera Inter-Sassuolo non ha fatto eccezione.

Appannato sotto porta, sbaglia incredibilmente un gol davanti a Consigli e da lì in poi non ne azzecca una nella zona da lui prediletta, l’area di rigore.

Pare sempre demoralizzarsi quando sbaglia un’occasione limpida, pregiudicando la sua prestazione col passare dei minuti. A Roma ci sarà bisogno di un Maurito totalmente diverso.

INTER-SASSUOLO 1-2
PRIMO TEMPO 0-1
MARCATORI Politano (S) al 25’ p.t.; Berardi (S) al 27’, Rafinha (I) al 35’ s.t.
INTER (4-2-3-1) Handanovic; Cancelo, Ranocchia (dal 32’ s.t. Valero), Skriniar, D’Ambrosio; Vecino (dal 26’ s.t. Eder), Brozovic; Candreva (dal 13’ s.t. Karamoh), Rafinha, Perisic; Icardi (Padelli, Berni, L.Lopez, Pinamonti, Miranda, Gagliardini, Santon, Dalbert) All. Spalletti
SASSUOLO (3-5-2) Consigli; Lemos (dal 39’ s.t. Letschert), Acerbi, Dell’Orco; Adjapong, Missiroli, Magnanelli, Duncan, Rogerio; Politano (dal 26’ s.t. Babacar), Berardi (dal 34’ s.t. Ragusa). (Marson, Pegolo, Mazzitelli, Biondini, Matri, Pierini, Frattesi, Cassata, Ferrini) All. Iachini
ARBITRO Abisso di Palermo
NOTE Spettatori 66.876, ammoniti Brozovic, Berardi gioco scorretto, Lemos cnr. Tiri in porta 7-5. Tiri fuori 5-3. In fuorigioco 3-3. Angoli 15-2. Recuperi 1’ p.t., 6‘ s.t.

PAGELLE:

Handanovic 6

Cancelo 4,5

Skriniar 5

Ranocchia 5,5

D’Ambrosio 5,5

Brozovic 6

Vecino 4,5

Candreva 5

Rafinha 6,5

Perisic 5,5

Icardi 4

(Karamoh 5, Eder e Borja s.v.)

SPALLETTOMETRO: 40%

Piolometro_40

Probabilmente si deciderà tutto domenica prossima: Champions o Europa League, Spalletti o non Spalletti.

Di certo la partita di sabato sera non sembra esser stata preparata benissimo, sempre considerando l’atavico problema della ristrettezza della rosa.