Faccio fatica a commentare questa partita, faccio fatica a contenere lo schifo che mi ha pervaso durante tutti i 90 minuti.

L’Inter continua a boccheggiare, è vero, ma la prestazione indegna è quella dell’arbitro: con il VAR praticamente spento, dopo la “grazia” concessa a Gagliardini per un intervento duro su Di Gaudio, gli errori incredibili si sono susseguiti. Il rigore e rosso non dati a Di Marco per un tocco di gomito vicino alla linea di porta e il possibile fuorigioco di uno/due giocatori del Parma sul gol dello stesso.

Non averli manco rivisti alla on field review spiega gran parte dell’incompetenza o della scientificità, scegliete voi, del gruppo arbitrale.

Ma non sento alcun rumore da parte della società: è vero, per combattere devi avere una squadra degna di poter fare prestazioni incazzate e rabbiose sul campo, ma assistere inermi a questo scempio è impossibile. Ma se va bene a loro, cosa possono fare i tifosi?

Nei 90′ l’Inter ha giocato la stessa partita mostrata nelle prime tre giornate di campionato: tantissima fatica nel concretizzare le azioni da gol, sensazione di pesantezza fisica e mollezza psicologica.

La mia sensazione è che anche l’allenatore, rispetto allo scorso anno, sia più in confusione: balbetta nelle formazioni utilizzando il turnover, sbaglia i cambi e sembra non riuscire a trasmettere idee e carattere a questa squadra.

4 punti in 4 partite “semplici” sono un bottino pesante per i nostri sogni e per chi vaneggiava di secondo posto.

C’è da lavorare tantissimo per arrivare quarti e nel mezzo abbiamo quella bellissima cosa chiamata Champions League.

IL MIGLIORE: DE VRIJ

Ero indeciso tra lui e Skriniar, alla pari come prestazioni. Scelgo l’olandese perché forse gioca una partita più pulita e calma, in una difesa che non subisce più di tanto (e vorrei vedere, contro il Parma) ma che deve essere ancora registrata.

Pulito in impostazione, sbroglia anche qualche contropiede pericoloso.

IL PEGGIORE: ICARDI

Alla fine del primo tempo avevo già scelto il mio peggiore, cioè Keita Balde. Io stesso invocavo l’ingresso di una punta vera per sfruttare i cross e i tap-in mancati sui tiri da fuori.

E invece Icardi mi ha fatto capire perché stava in panchina: pochissimi palloni toccati in 45 minuti, avulso dalla manovra, zero tiri, condizione fisica di una formica dopo aver trasportato una mollica di pane dal tavolo alla propria dimora.

Speriamo si riprenda presto, già da martedì, altrimenti siamo fottuti.

INTER-PARMA 0-1 — Primo tempo 0-0
MARCATORE — Dimarco al 34’ s.t.
INTER (4-2-3-1) — Handanovic; D’Ambrosio (dal 26’ s.t. Asamoah), De Vrij, Skriniar, Dalbert; Gagliardini, Brozovic; Candreva (dal 14’ s.t. Politano), Nainggolan, Perisic; Keita (dal 1’ s.t. Icardi) (Padelli, Ranocchia, Miranda, Vecino, Joao Mario, Asamoah, Borja Valero). All. Spalletti.
PARMA (4-3-3) — Sepe; Iacoponi (dal 31’ s.t. Sierralta), B. Alves, Gagliolo, Gobbi (dal 1’ s.t. Dimarco); Rigoni, Stulac, Barillà; Gervinho, Inglese, Di Gaudio (dal 18’ s.t. Deiola). (Frattali, Bagheria, Bastoni, Da Cruz, Gazzola, Sprocati, Siligardi Ceravolo, Ciciretti). All. D’Aversa.
ARBITRO — Manganiello (Pinerolo)
NOTE — spettatori 59.648. Ammoniti: Stulac, Brozovic per gioco scorretto, Dimarco per c.n.r. Recuperi: 2’ p.t.; 4’ s.t.

PAGELLE:

Handanovic 6

D’Ambrosio 5

De Vrij 6

Skriniar 6

Dalbert 6

Gagliardini 5

Brozovic 5,5

Candreva 5,5

Nainggolan 6

Perisic 5,5

Keita Balde 5

(Icardi 4,5, Politano 5, Asamoah sv)

All. Spalletti 5