Un primo tempo ai limiti del vergognoso ed una ripresa leggermente sopra il livello dell’insufficienza regalano alla nostra Inter tre punti contro il fanalino di coda del campionato.

Il Benevento, però, viene a San Siro con l’intenzione di approfittare di una squadra morente, lontanissima parente di quella vista ad inizio stagione, giocando sempre (bene) la palla e non subendo manco un tiro in porta per tutto il primo tempo (non accadeva dal settembre 2016 vs la Juve che l’Inter chiudesse i primi 45 minuti senza fare un tiro in porta).

Nella ripresa due gol di testa su calcio da fermo dei due difensori centrali, unico pensabile potenziale epilogo positivo per come ci eravamo espressi fino a quel momento: Skriniar e Ranocchia puniscono Puggioni e un Benevento che fino a quel momento non aveva assolutamente demeritato, anzi.

Un brodino caldo in una serata fredda va sempre bene ma nelle prossime partite (derby, Napoli, Samp) ci sarà bisogno di tanto di più per ottenere risultati, forse troppo per le condizioni in cui siamo.

L’unica speranza, basata sui numeri, è che quest’anno i big match anche quando in difficoltà non li abbiamo mai persi.

Speranze Champions per il sottoscritto? Tra il 10% e il 20%.

Rafinha, prima da titolare, praticamente non pervenuto: la strada verso una condizione decente è ancora lunga.

SKRINIAR

Sia lui sia Ranocchia giocano una partita migliore dei propri compagni, anche se ogni tanto entrambi si perdono gli attaccanti del Benevento.

Hanno il merito di segnare e di avere a cuore il destino della nostra squadra più di qualche altro compagno a caso.

GAGLIARDINI

Lontanissimo parente del Gagliardini dell’Atalanta, lontanissimo parente del Gagliardini delle prime partite all’Inter, lontanissimo dal sembrare un calciatore di Serie A.

INTER (4-2-3-1): Handanovic; Cancelo, Ranocchia, Skriniar, D’Ambrosio; Vecino, Gagliardini; Candreva, Rafinha (20’ st Karamoh), Perisic (37′ st Brozovic); Eder. A disposizione: Padelli, Pissardo, Lisandro Lopez, Icardi, Borja Valero, Santon, Miranda, Dalbert, Pinamonti. Allenatore: Spalletti.

BENEVENTO (4-2-3-1): Puggioni; Sagna, Djimsiti, Tosca, Letizia; Sandro (21’ st Del Pinto), Viola; Brignola, Djuricic (1’ st Cataldi), Guilherme; Coda (40′ st Diabate). A disposizione: Brignoli, Gyamfi, Memushaj, Costa, Venuti, Parigini, Billong, Iemmello, Lombardi. Allenatore: De Zerbi.

ARBITRO: Pairetto di Nichelino.

MARCATORI: 21’ st Skriniar, 24’ st Ranocchia.

NOTE: Espulso al 36′ st Viola (B) per doppia ammonizione. Ammoniti: Candreva (I), Ranocchia (I), Del Pinto (B). Angoli: 6-2 per l’Inter. Recupero: pt 0’, st 4′.

PAGELLE:

Handanovic 6

D’Ambrosio 5,5

Skriniar 6,5

Ranocchia 6,5

Cancelo 6

Gagliardini 5

Vecino 5

Candreva 5

Rafinha 5

Perisic 5

Eder 5

(Karamoh 6, Brozovic s.v.)

SPALLETTOMETRO: 50%

Spalettometro_50

Restano uguali alla settimana scorsa le probabilità che Luciano Spalletti sia ancora l’allenatore dell’Inter nella prossima stagione. Certo è che continuando così la sensazione che abbia perso le redini della squadra si fa sempre più netta.