IL TIFOSO

Il tifoso, o almeno, il sottoscritto, non ama il calcio d’agosto per mille motivi: può farti credere che “siamo a posto così” (cit.), può spingerti alla rassegnazione di un’altra stagione buttata (estate 2016), o più semplicemente sei ancora in vacanza e devi arrabattarti in mille modi per trovare un modo per vedere la partita (e puntualmente l’Inter prende una scoppola sonora che ti fa pentire di averlo fatto).

Memore del passato, decido scaramanticamente di fare un voto al dio del calcio e soffrire in silenzio leggendo la “uozappcronaca” di alcuni miei cari utenti e dei Giggioneggios, noti per la loro positività e imparzialità. Una scelta da #uominiforti.

Dopo 10 minuti di silenzio “nonewsgoodnews” immagino un pirotecnico gol del vantaggio

[21:00, 26/8/2017] Mitch: COSA CAZZO HANNO FATTO

Mentre di pirotecnico è solo il susseguirsi di bestemmie che non è il caso di riportare, mi limiterò ad un

[21:01, 26/8/2017] AngelOne: Ma come C**to ha fatto… entro qui solo per bestemmiare

Non ho neanche il tempo di passare all’altra chat e chiedere maggiori maggiori dettagli che….

[21:00, 26/8/2017] Papà: si è Divorato un gol fatto Icardi

[21:02, 26/8/2017] Mario: Ero uscito, ero coi bimbi

[21:03, 26/8/2017] Mario: Gol

[21:03, 26/8/2017] Mario: Dzeko

[21:03, 26/8/2017] Mario: Assist bello di Radja

[21:04, 26/8/2017] Mario: Difesa colabrodo

Insomma, mi sembra di capire che sia la solita inter, ma comunque non perdo la fiducia e desidero avere un’idea più chiara di come stiamo andando.

Giggio senior dipinge un quadro rassicurante, dando giudizi edulcorati sui limiti neroazzurri e le prestazioni dei singoli:

[21:23, 26/8/2017] Papà: Balliamo in difesa, Gagliardini fa poco come Perisic Candreva e D’Ambrosio non ne fanno una buona. Ma quando lo toglie Gagliardini?

[21:29, 26/8/2017] Papà: Altro palo raya (come avete capito a casa Giggioneggio eravano sicuri arrivasse “Naingollan” e si continua a chiamarlo per nome….)

Ed eccoci a fine primo tempo, sintetizzato da questo commento tecnico:

[21:36, 26/8/2017] Papà: Non c’è un cazzo da fare, ci manca sempre un grande centrocampista, un terzino destro con le palle, Gagliardini un mare di cazzate come Candreva.

Concetti chiari, semplici. Che Spalletti recepisce avendo una chat col babbo:

[21:50, 26/8/2017] Papà: Fuori Gagliardini dentro Joao. Che ti dicevo?

[21:53, 26/8/2017] Giggio: Mo Segniamo

Per circa venti minuti in verità si scatena soltanto la rabbia contro Candreva, reo di una partita a dir poco disastrosa:

[22:05, 26/8/2017] Giggio: Leggo di un Candreva pietoso

[22:05, 26/8/2017] Papà: Mamma mia Candreva fam******

[22:05, 26/8/2017] AngelOne: Spero ci sia un cecchino sugli spalti e gli spari

[22:09, 26/8/2017] JulianRoss: Per il peggiore Candreva o Dambro

Nessuno crede nella svolta, nemmeno lui

Soltanto un irriducibile giapponese neroazzurro:

[22:09, 26/8/2017] Giggio: 🙂

[22:10, 26/8/2017] Giggio: 3 pali?

[22:10, 26/8/2017] Giggio: Bene, ora si segna

Le mie capacità divinatorie, fino a sabato sconosciute, si rivelano in tutta la loro potenza (altro che Suning!) dopo appena due minuti:

[22:12, 26/8/2017] Papà: Icardi gol (notare la professionalità con cui Giggiosenior riporta la fredda cronaca senza buttare il cellulare dal balcone di casa)

E la mia risposta contemporaneamente composta e battagliera

[22:12, 26/8/2017] Giggio: #19

[22:13, 26/8/2017] Giggio: Andiamo a vincere Luciano!

Ripetuta con convinzione anche agli amici di whatsapp

[22:14, 26/8/2017] Giggio: Andiamo a vincere infedeli

Tutti oramai sono troppo impegnati a bisticciare sulle doti ritrovate del discusso Candreva, tra chi ci ha sempre creduto:  [22:13, 26/8/2017] Julianross: Fate fate gli gnorri su Antonio ?

E chi mostra di non aver cambiato idea sulle sue qualità:

[22:17, 26/8/2017] Papà: Mamma Candreva fa***cch

[22:18, 26/8/2017] Papà: Che cosa sta combinando Candreva, Kolarov fa il comodo suo…

[22:17, 26/8/2017] MatteoSpaz: Devo farmi acquistare da una squadra che gioca contro Candreva… Alla seconda finta sul cross gli spezzo una gamba

Nessuno comprende che il vento è cambiato e che la vittoria non solo non è più un sogno ma una solida realtà (parola di Roberto Carlino). Dopo il 2 a 1 si moltiplicano i timori di non farcela, si va dal commento tecnico [22:28, 26/8/2017] MatteoSpaz: Io metterei un centrocampista

A quello più emotivo [22:27, 26/8/2017] Papà: Che culo abbiamo stasera

Poi Vecino decidere di chiudere la partita e si scatena la festa, con uozapp che decide di tributarmi una parte del merito di questa sudatissima vittoria

[22:47, 26/8/2017] Mario: Io non pensavo proprio

[22:56, 26/8/2017] Mario: Grande Gigi

[22:33, 26/8/2017] Haran: Grande era Giggio che diceva 1-3?

Alla prossima, #uominiforti

GIGGIONEGGIO (@giggioneggio)

Embed from Getty Images

L’ARBITRO

Seconda giornata e prime polemiche, nonostante la presenza del VAR, con la Roma che si lamenta per la direzione di gara di Irrati, soprattutto per l’episodio che vede coinvolti Perotti e Skriniar. Ma andiamo con ordine:

  • 19° 1T, ammonito Candreva per un bruttissimo intervento su Kolarov: l’entrata dell’esterno
    nerazzurro è molto dura, sicuramente da arancione, in questo caso il numero 87 dell’Inter può
    senz’altro ritenersi fortunato;
  •  22° 1T, ammonito Juan Jesus per fallo su Perisic: il croato va via all’ex nerazzurro costringendolo a spendere il fallo e a beccarsi un cartellino che risulterà pesantissimo sull’economia del match, in quanto condizionerà il difensore giallorosso e renderà possibile lo show del numero 44 nerazzurro nel finale di gara;
  •  10° 2T, rigore chiesto dalla Roma per fallo di Skriniar su Perotti: Irrati dà subito calcio d’angolo (che non c’è in quanto Skriniar non tocca il pallone, ma viene anticipato con la punta da Perotti) e all’inizio sembra non voler sentire ragioni, poi, vedendo probabilmente le veementi proteste giallorosse, sembra chiedere al VAR Orsato “Cosa devo fare?”. Il Video Assistant Referee a quel punto non può far altro che controllare a velocità normale (lo slow motion in linea di massima è consentito solamente per dubbi a livello di dentro/fuori su un fallo o su un fallo di mano) lo svolgimento dell’azione per individuare eventuali “gravi incidenti non rilevati dall’arbitro”. Orsato giudica quindi l’intervento come non falloso al 100% e il gioco riprende con un calcio d’angolo inesistente che il VAR non può correggere.

Conosciamo tutti il metro di giudizio di Orsato, secondo il parere di chi scrive il miglior fischietto
attualmente a disposizione del designatore CAN Rizzoli: l’arbitro di Schio ha sempre adottato un arbitraggio all’inglese, soprattutto nei big match. Aggiungiamo inoltre che, a velocità normale, sembra che Skriniar prenda posizione e allarghi la gamba più per tagliar fuori l’ala argentina che per intervenire sul pallone. Con queste doverose premesse (l’obiettivo non è tanto dire se la decisione è giusta o sbagliata, ma capire perché è stata presa questa decisione), si può capire perché Orsato decida di non modificare l’interpretazione di Irrati, fermo restando che la concessione del calcio di rigore sarebbe stata tutt’altro che scandalosa, e probabilmente qualsiasi altro VAR al posto di Orsato avrebbe concesso la massima punizione.

(Flavio Aprea – @FlavioPollofifo)

Embed from Getty Images

IL GIORNALISTA

Fino a sabato sera, l’ultima vittoria dell’Inter in trasferta in casa di una tra Juventus, Milan, Roma e Napoli era datata 3 novembre 2012, quando la banda di Stramaccioni violò lo Stadium. Quasi 1800 giorni dopo, l’Inter batte la Roma: merito di uno Spalletti che cambia idea in tempo sul centrocampo e della buona sorte, che gira verso i colori nerazzurri.

E dire che l’avvio non era stato così negativo, anzi. Come con la Fiorentina, la partenza dell’Inter all’Olimpico era stata a mille, con una buona pressione e anche discrete trame. Il palo di Kolarov e l’errore clamoroso di Candreva-Icardi hanno fatto ripiombare la squadra nel buco nero (più mentale che fisico) visto e rivisto nella passata stagione, con il solito problema di un centrocampo costantemente in affanno.

L’ingresso di Joao Mario nella ripresa, e il seguente spostamento di Borja Valero davanti alla difesa, hanno permesso di avere un miglior possesso in fase di avvio di azione, oltre che mettere maggiore pressione su De Rossi. Certo la fase difensiva (non la difesa in sé) è ancora da registrare, quantomeno però l’Inter è riuscita, pur nelle difficoltà (e i tre pali sono lì a mostrarle), a non uscire dalla partita.
Non solo Joao Mario, però. Perché Spalletti dalla panchina ha pescato bene anche con Dalbert per dare maggiore sostanza alla fascia sinistra.

Il quasi contemporaneo cambio di Defrel ha dato un’altra mano importante, liberando Perisic dai costanti raddoppi dell’ex Sassuolo. Così sono bastate due accelerate del croato, che davanti aveva Juan Jesus, per rimettere l’Inter in partita e poi girare definitivamente la gara verso i nerazzurri. L’1-3 di Vecino ha chiuso infatti una sfida in cui l’1-2 di Icardi era sembrato quasi un ko tecnico per la Roma.

In pochi si aspettavano sei punti in due partite, Spalletti col lavoro è riuscito a iniziare col piede giusto. Ora arrivano una serie di partite sulla carta più abbordabili: un mese e mezzo, dopo la sosta, in cui forse capiremo dove può arrivare davvero quest’Inter.

(Matteo Spaziante – @MatteoSpaziante)