Il derby è stata una gara che Tagliavento ha scelto di arbitrare fischiando relativamente poco come al suo solito, ma con molti cartellini per cercare (e alla fine ha avuto ragione lui) di non far salire eccessivamente i toni di una partita in cui la posta in gioco era alta per entrambe le squadre.

Questi gli episodi più discussi:

• 2° primo tempo, pronti via e viene fermato Icardi, lanciato da solo verso Donnarumma, per un fuorigioco molto dubbio. Le immagini, riproposte solo una volta, non chiariscono bene l’episodio, probabilmente l’assistente sbaglia a prescindere, perché in casi al limite si dovrebbe prima far finire l’azione e poi eventualmente correggere la decisione con l’intervento del VAR. A tal proposito, per le immagini sottoposte al controllo VAR, l’AIA, nella Circolare 2 , ha specificato che per individuare il fuorigioco fa fede il primo punto di contatto della “giocata” o del “tocco” del pallone, in parole povere il momento in cui il pallone viene toccato per essere calciato e non quello in cui si stacca dal piede di chi lo calcia. Stiamo parlando di scelta dei fotogrammi da parte di tecnici e arbitri che gestiscono la Var: praticamente per stabilire il momento esatto da considerare, non dev’esserci luce tra pallone e piede e bisogna scegliere il fotogramma prima della luce, diciamo…

fuorigioco

• 25° primo tempo, ammonito Vecino per fallo su Bonaventura: giallo ineccepibile, ma che arriva sul proseguimento di un’azione in cui non era stato sanzionato un netto fallo di mano di Biglia su sombrero di Borja Valero. Poco dopo lo stesso identico fallo sarà invece fischiato al centrocampista uruguaiano dell’Inter, con le proteste dei milanisti che chiederanno per lui il secondo giallo, inesistente in quanto non interrompe una promettente azione d’attacco;

• 3° secondo tempo, annullato un gol a Musacchio, nettamente avanti alla difesa interista al momento della conclusione di André Silva che si stampa sul palo;

• 34° secondo tempo, ammonito Perisic: il croato salta André Silva ma poi allarga il braccio e lo colpisce al volto con discreta violenza; la decisione in questo caso è sacrosanta e molto simile a quella che ha visto punire Lichtsteiner e annullare il gol a Mandzukic prima della sosta;

• 44° secondo tempo, rigore per l’Inter: Ricardo Rodriguez cintura D’Ambrosio sugli sviluppi di un calcio d’angolo prolungato da Skriniar sul secondo palo. Tagliavento decide in autonomia, assegna il rigore e ammonisce il terzino milanista. Il pallone non può arrivare a D’Ambrosio e quindi l’arbitro non la valuta, correttamente, chiara occasione da gol: in caso contrario lo avrebbe espulso, come da regolamento “Se un calciatore commette un’infrazione contro un avversario, al quale nega un’evidente opportunità di segnare una rete e l’arbitro assegna un calcio di rigore, il calciatore colpevole dovrà essere ammonito, se l’infrazione deriva da un tentativo di giocare il pallone; in tutte le altre circostanze (ad esempio, trattenere, spingere, tirare, mancanza della possibilità di giocare il pallone, eccetera) il calciatore colpevole dovrà essere espulso“. Avesse fatto un intervento c.d. “genuino” non sarebbe nemmeno stato ammonito; la decisione verrà poi confermata dal VAR Orsato. Da segnalare che nella stessa azione c’è anche un’evidente tentativo di striptease di Locatelli su Icardi.

locatelli_icardi

(un ringraziamento al gentile utente Luca_81 che ha confezionato gli screenshot dei due episodi arbitrali)